Lui sa già come si fa. Come si conquista la Champions ai danni del Milan. È successo quando con la Fiorentina soffiò la qualificazione proprio ai rossoneri. La storia si ripete, o almeno si spera, e stavolta con il Napoli. «Sarà una corsa difficile, noi però non li temiamo». Gamberini parla chiaro al microfono di Radio Marte. «Il Milan sta attraversando un momento straordinario, per certi versi inatteso. Ora è a -2 e oltretutto avremo lo scontro diretto a Milano. Tuttavia siamo davanti, dobbiamo difendere con i denti i due punti di vantaggio, sapendo che il destino è nelle nostre mani, dipende tutto da noi».
Il Napoli avverte il fiato sul collo del Diavolo, che sa però di non potere più sbagliare. «Non mollerà, purtroppo. È un club abituato a lottare per i vertici. Noi dobbiamo ragionare affrontando ogni gara come se fosse l’ultima. Come ci ripete spesso Mazzarri ci attendono nove finali e sarà determinante, più che mai, il risultato: conquistare il maggior numero di punti. Non c’è però solo il Milan, tante sono le squadre in lotta per i primi tre posti. La spunterà chi sarà più in forma e chi avrà maggiore continuità. E noi partiamo da +2».
Decisiva, dunque, la vittoria sull’Atalanta, determinata, a quanto pare, anche dalla visita di De Laurentiis. «L’incontro è stato molto costruttivo. Il presidente ha toccato le corde giuste, ci ha restituito la serenità che di recente avevamo perso. Ecco perché battere l’Atalanta è stato troppo importante». Tant’è che viene il dubbio che la sosta abbia sminuito questo benefico effetto. «Non è così – chiarisce – perché avevamo bisogno di questa pausa per ricaricare le pile, soprattutto dal punto di vista mentale. Inoltre abbiamo avuto la possibilità di analizzare alcuni errori difensivi commessi di recente e lavorare sul piano fisico, per presentarci alla ripresa al 100%». Il discorso vale anche per Gamberini: con 22 presenze in campionato è il decimo azzurro più utilizzato (il terzo difensore) e contro Chievo e Atalanta ha avvertito qualche fastidio. «Siamo pronti a ripartire, abbiamo la carica giusta. La gara col Torino è difficile e delicata, i granata sono in forma, come dimostra la convocazione di Cerci in Nazionale. Noi però abbiamo Cavani, un campione».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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