Sinistra, destra, centro, non fa differenza. Lui va dov’è richiesto, e lo fa peraltro con assoluta determinazione, avvalendosi di una dote che gli permette di interpretare al meglio più ruoli difensivi. La duttilità. La stessa che, unita ad una solida esperienza e sagacia tecnica, gli consente di assolvere al meglio ai compiti assegnatigli. Prezioso jolly di retroguardia, Alessandro “300” (non ricorda un po’ il Gerard Butler del film di Snyder sui valorosi spartani?) s’è reso sempre disponibile a cambiare zona di competenza, a fare anche il tappabuchi, salendo però in maniera esponenziale nelle considerazioni del tecnico. Mazzarri lo aveva infatti sempre inserito nella sua personale lista dei rinforzi, sapendo bene cosa chiedesse, sapendo che tutta quella fiducia anticipata avrebbe prodotto sostanzioso “reddito” sul campo. Così è stato, e la cosa è apparsa chiara da subito, già dal pre-campionato. Gamberini è ormai uno dei fedelissimi del mister, uno di quelli su cui si può scommettere ad occhi chiusi anche quando sale vertiginosamente il coefficiente di difficoltà degli impegni. Un vero è proprio metronomo della difesa. Ma anche un gladiatore che non rifiuta mai lo scontro (agonistico).
LA CARICA – «Abbiamo la carica giusta per un gran finale di campionato» ecco lo slogan lanciato con voce ferma sulle frequenze radio del Salottino Marziano. E lancia pure il rush finale, riuscendo molto bene a rendere l’idea: «Da qui al termine ci saranno nove finali. Il risultato sarà determinante per conservare la nostra posizione, ma dobbiamo anche guardarci da altre squadre, oltre che dal Milan. A metà aprile ci sarà lo scontro diretto con i rossoneri, ma non li temiamo. Loro sono in fase positiva, più di noi, ma hanno sempre due punti in meno. Prima, però, c’è la visita ad un Toro agguerrito, che ha calciatori di qualità ed è a caccia ancora dei punti salvezza. Noi però siamo in ripresa, e perciò padroni del nostro destino».
LA SERENITA’ – «E’ quella che ci ha trasmesso il presidente nella sua recente visita. Una vera iniezione di fiducia, per far scendere quella pressione che avevamo avvertito durante l’inseguimento alla Juve. Ci ha detto di restare tranquilli anche se concentrati, e la cosa ha già dato i suoi frutti nell’ultimo match con l’Atalanta. E’ nelle nostre intenzioni continuare su questa strada per affrontare al meglio ogni singola partita: col sostegno dei tanti tifosi che ci seguono proveremo a dare tutto in campo. La sosta a mio avviso è arrivata al momento giusto, così abbiamo più tempo per ricaricarci ed analizzare gli errori difensivi. Può andar bene pareggiare con Lazio e Juve, ma perdere col Chievo e non battere la Samp…! Napoli? Città straordinaria, l’impatto con i tifosi è stato ottimo. Mi sono integrato benissimo anche nello spogliatoio».
LA CARICA – «Abbiamo la carica giusta per un gran finale di campionato» ecco lo slogan lanciato con voce ferma sulle frequenze radio del Salottino Marziano. E lancia pure il rush finale, riuscendo molto bene a rendere l’idea: «Da qui al termine ci saranno nove finali. Il risultato sarà determinante per conservare la nostra posizione, ma dobbiamo anche guardarci da altre squadre, oltre che dal Milan. A metà aprile ci sarà lo scontro diretto con i rossoneri, ma non li temiamo. Loro sono in fase positiva, più di noi, ma hanno sempre due punti in meno. Prima, però, c’è la visita ad un Toro agguerrito, che ha calciatori di qualità ed è a caccia ancora dei punti salvezza. Noi però siamo in ripresa, e perciò padroni del nostro destino».
LA SERENITA’– «E’ quella che ci ha trasmesso il presidente nella sua recente visita. Una vera iniezione di fiducia, per far scendere quella pressione che avevamo avvertito durante l’inseguimento alla Juve. Ci ha detto di restare tranquilli anche se concentrati, e la cosa ha già dato i suoi frutti nell’ultimo match con l’Atalanta. E’ nelle nostre intenzioni continuare su questa strada per affrontare al meglio ogni singola partita: col sostegno dei tanti tifosi che ci seguono proveremo a dare tutto in campo. La sosta a mio avviso è arrivata al momento giusto, così abbiamo più tempo per ricaricarci ed analizzare gli errori difensivi. Può andar bene pareggiare con Lazio e Juve, ma perdere col Chievo e non battere la Samp…! Napoli? Città straordinaria, l’impatto con i tifosi è stato ottimo. Mi sono integrato benissimo anche nello spogliatoio».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.