Intervenuto ai microfoni dell’ANSA, l’amministratore delegato ex Milan ed ora al Monza Adriano Galliani si è espresso in merito al caso Juventus-Napoli, criticando apertamente la scelta del club azzurro di non partire per Torino: “Senza polemiche e senza dare giudizi, se vogliamo il bene del calcio dobbiamo applicare le normative della Uefa: se hai 13 giocatori, devi giocare.
Bisogna avere lungimiranza e mettere da parte gli egoismi, se no crolla tutto. Credo che tutti dobbiamo fare in modo di portare avanti la stagione. Se ogni volta che ci sono uno o due calciatori positivi non si gioca, è chiaro che il campionato è a rischio. Esemplare è stato il comportamento del Milan: ha perso per il Covid il suo giocatore più rappresentativo, Ibrahimovic, e gioca con un ragazzo di 19 anni, Colombo. La vita continua ed è primo in classifica”.
Non la pensa proprio così, invece, il virologo Fabrizio Pregliasco, che ai microfoni di Radio Punto Nuovo dà, invece, ragione alla mossa della ASL e del Napoli: “Fondamentale isolarli perché c’è un caso indice, ma è altrettanto importante avere distanziamento. Per costruire una bolla c’è bisogno di una preparazione, non è una questione immediata. Al Genoa, Perin era sintomatico con una più alta capacità di diffondere il virus. Giusto non giocare Juventus-Napoli per spezzare la catena dei contagi e per evitare nuovi focolai.
Da nove settimane ci sono incrementi nel numero dei casi, ma ci sono interessi economici come è il campionato di calcio. Ci vuole responsabilità in primis dei calciatori. Non dico che devono vivere in una bolla, ma ci vogliono comportamenti responsabili, nel contesto della vita normale”.
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