Un calcio italiano naufragato ai Mondiali, che si sono rivelati solo il coperchio di una crisi profonda. Eppure il calcio italiano produce giovani di talento, che spesso emigrano. Si guarda al mercato e ai rinforzi dall’estero, ma le risorse per rilanciare il calcio in Italia non vanno cercate all’estero. Beppe Galli è un agente Fifa noto per aver lanciato tantissimi giovani nel calcio che conta. Calciomercato.com ha parlato con lui, facendo il punto della situazione sul momento post Mondiale e col mercato che entra nel vivo.
Beppe, la Nazionale deve ripartire dai giovani. Sei d’accordo?
‘Sicuramente, ma la nazionale la vedo in un’altra ottica. Ci devono andare i giocatori che hanno fatto bene nell’ultima stagione. Invece negli ultimi anni si predilige il gruppo. Eppure la Nazionale è una cosa seria. Io avrei portato Luca Toni, che ha fatto un campionato eccezionale. In Nazionale dovrebbero andare quelli che stanno meglio di tutti, non chi è nel gruppo da tre anni’.
Ci fa un esempio?
‘Verratti ha rischiato di stare fuori dalla Nazionale, poi con l’infortunio di Montolivo è rientrato in pieno giocando titolare. Per questo penso che siamo ancora un po’ indietro con i giovani e la Nazionale’.
Cosa serve al Napoli per diventare più forte?
‘Per me il discorso è incentrato sulla difesa, lo dico da due anni. Il Napoli è un’ottima squadra dalla metà campo in su. In difesa secondo me si deve intervenire’.
Come si spiega la Juve che lascia Immobile per investire tanto su Morata?
‘Immobile ha fatto un grande anno al Torino. La Juve ha dei centravanti molto forti, e Immobile è stato un investimento che ha portato soldi sul mercato. L’anno prima al Genoa non ha fatto molto bene, mentre fu bravo col Pescara in Serie B. Secondo me Torino e Juve hanno fatto bene a portare a casa i soldi che hanno avuto’.
Aspettando il prossimo Immobile, per i giovani è complicato emergere. Berardi può essere il nuovo capocannoniere?
‘Ce ne sono, e diversi. Berardi può fare tanti gol, anche se lui è più un attaccante esterno che di area di rigore. Io vorrei che i giovani giocassero non per l’età o per i regolamenti, ma perché è bravo. I campionati minori che dovrebbero portare i giocatori forti dalla C alla B e dalla B alla A in realtà vedono pochissimi giovani emergere. I giocatori forti devono andare in campo perché le società vogliono farli giocare e non perché sono costrette’.
Si guarda troppo all’estero. Il Napoli ha preso un difensore ma neanche prende in considerazione gli italiani, come mai?
‘Oggi in Italia abbiamo poco. Noi abbiamo fatto scuola in tutto il mondo per i difensori. Oggi siamo un po’ carenti. Io spero che nei settori giovanili tornino ad insegnare a marcare a uomo. In Italia ci mancano i difensori veri’.
Che ne sarà di Ciano dopo la stagione all’Avellino?
‘Camillo ha fatto molto bene, cambiando anche ruolo. È un giocatore che prima o poi dovrà uscire da questo limbo. Speriamo che trovi finalmente una società che lo faccia giocare come merita. Lui è un attaccante che deve giocare in area di rigore e fare gol’.
Fonte: calciomercato.com
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