Attraverso i microfoni della Gazzetta dello Sport ha parlato cosi l’ex tecnico Giovanni Galeone. Ecco le sue parole:
“L’addio di Allegri alla Juve? Da una vita gli dicevo di andarsene. Gli avevo promesso la mia barca nel caso avesse lasciato Torino”.
Il rapporto fra Allegri e Galeone va ben oltre quello fra un ex giocatore e il suo ex allenatore. E’ fatto di vita vissuta e Checca, la discretissima moglie di Galeone, considera Massimiliano quasi come un figlio. Di eredi possibili, anche senza figli propri, i Galeone ne hanno, con una miriade di nipoti. “Ma a chi volete che interessi una barca? E anche Max, che cosa se ne fa della mia barca?”.
Mi tiro indietro? “Una promessa è una promessa, e poi sono troppo contento. Gli lascerò la casa in Sardegna perché ha splendidi ricordi, e le garantisco che la vista è magnifica. Poi la barca e anche la mia collezione di orologi che non metto più perché mi fanno venire i brividi”.
La clausola è ovviamente rigida: Juve, mai più. “Il patto è di cinque-sei mesi fa, quando già mi aveva stufato la situazione che si era creata intorno a Max. Gli ripetevo che quella con la Juve era una storia finita, non che volessi essere ascoltato, ma intanto lo dicevo perché lo pensavo. Troppe critiche, troppi problemi caricati sulle sue spalle da quando Marotta è andato via: non era compito suo controllare chi faceva tardi la sera o chi volava a Parigi dagli amici con un jet privato. Ora potrebbe allenare il Real Madrid, Zidane non sembra contento e Max l’anno scorso era nel taccuino di Florentino Perez. Uno scambio, che cosa ne dice?”.
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