Manolo Gabbiadini, secondo calciatore di Serie A ad essere risultato positivo al Coronavirus nelle scorse settimane, parla ai microfoni di Sky della vicenda durante un collegamento video da casa propria: “Chiedo scusa per il look ma non posso andare dal barbiere, come Mattarella. Io sto bene e ho ripreso ad allenarmi in casa, così come sta bene la mia famiglia. Come Sampdoria ci siamo mossi per dare un aiuto all’ospedale San Martino di Genova, invito gli italiani ad aiutare tutti gli ospedali in questo momento”.
Abbiamo letto la tua lettera a Bergamo questa settimana, una questione che ti ha colpito tantissimo evidentemente. “Molto, come credo abbia colpito profondamente gli italiani e tutto il mondo. Pensavo soprattutto ai miei giocatori, chiusi in casa da un mese, serviva fare qualcosa, specie noi che abbiamo grande visibilità”.
Quali sono stati i tuoi sintomi e le tue paura nei primi giorni di malattia?“Per fortuna è stata leggera, ho avuto febbre per un giorno e tosse forte per quattro o cinque. Ora sono negativo, ma a breve farò il secondo tampone per la certezza. Le forze sono tornate, i preparatori ci mandano sempre un programma da svolgere il giorno dopo”.
In quanti ti hanno scritto dopo l’annuncio della positività al virus? “Ho ricevuto tantissimi messaggi, solo su Whatsapp ho superato quota 300, ci ho messo una settimana per smaltirli. Qualche messaggio particolare? I miei ex allenatori”.
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