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G Factor, Luigi Del Prete: quel sogno tedesco solo sfiorato

Nelle periferie delle nostre metropoli il calcio per i ragazzi è anche astrazione dalla realtà, uno strumento per sognare immaginando palcoscenici europei di grande valore.

Il sogno è anche viaggio, desiderio; partendo dal proprio quartiere, si punta a volare verso nuove destinazioni, inseguendo le emozioni che il calcio trasmette.

E’ la storia di tanti ragazzi appassionati di questo splendido gioco, tra questi c’è anche Luigi Del Prete, esterno destro classe ’96 cresciuto tra Napoli e Aversa Normanna e che nelle ultime settimane ha provato l’ebbrezza della missione tedesca. Ma chi è Luigi Del Prete?

Uno dei tanti ragazzi che hanno sviluppato la passione per il calcio tra le strade di Napoli, testando le proprie qualità più sull’asfalto che sull’erba dei campi da gioco.

Ben presto per Luigi, però, all’età di cinque anni, si aprono le porte dell’Arci Scampia, un’oasi di sport nel quartiere a nord di Napoli. Seguendo i consigli del presidente Antonio Piccolo e degli allenatori che l’hanno guidato, Luigi riesce ad affinare le sue qualità e a migliorare costantemente le sue prestazioni. L’Arci Scampia è una vetrina molto seguita dal Napoli, così nel 2006 l’ex responsabile del settore giovanile Giuseppe Santoro decide di regalargli la maglia azzurra.

Del Prete comincia il suo percorso sotto età, è, infatti, inserito tra i ’95 allenati da Mimmo Panico. Forza fisica, buone qualità tecniche e bravo soprattutto nella fase di spinta, Del Prete non sfigura ed è molto seguito nel settore giovanile azzurro. Luigi continua il suo percorso nelle formazioni impegnate nei tornei regionali, nei Giovanissimi indossa per due anni la fascia di capitano sotto la guida di Gennaro Sorano. Come spesso avviene, il passaggio dalle categorie regionali a quelle nazionali è duro per Del Prete. Il livello delle squadre cresce, i tornei sono più competitivi ed è molto difficile trovare spazio; nei Giovanissimi Nazionali di Liguori, sconfitti nella finale scudetto dalla Fiorentina, Luigi trova poco spazio. Ma non s’abbatte e continua a lavorare per migliorarsi e convincere gli allenatori ad avere fiducia in lui. Nella stagione successiva si riparte dagli Allievi Nazionali impegnati nel campionato Lega Pro I° e II° Divisione; con l’allenatore Pompilio Cusano, Del Prete riesce anche a sfornare buone prestazioni e a mettersi in mostra ma a fine stagione arriva la doccia fredda.

Il Napoli, valutando il suo rendimento complessivo e il suo percorso di crescita, non lo ritiene all’altezza di categorie come gli Allievi Nazionali Serie A e B e la Primavera e decide di svincolarlo. Una “mazzata” che avrebbe steso chiunque ma non un ragazzo determinato come Luigi Del Prete che si trasferisce all’Aversa Normanna, realtà che disputa il campionato di Seconda Divisione Lega Pro. Del Prete gioca negli Allievi di mister Agovino, segnando 12 gol e dando un grande contributo per la qualificazione dell’Aversa Normanna alla final eight di Chianciano che si ferma nel girone eliminatorio con la sconfitta contro l’Alma Juventus Fano per 2-1. L’Aversa Normanna, ripescata in Lega Pro dopo la retrocessione, ha un progetto che punta molto sui giovani, e Del Prete potrebbe rientrare nel giro della prima squadra. Luigi, però, è ambizioso e decide di rischiare, di provare a dare una svolta alla propria vita come un giocatore di poker che tenta di sorprendere tutti al suo tavolo. Del Prete vola ad Hannover e tramite alcuni parenti in Germania riesce ad andare in prova nell’Under 19 del Wolfsburg. I primi giorni sono complicati, l’adattamento soprattutto per le difficoltà nella lingua è difficile ma l’accoglienza del club tedesco fa sentire Luigi a casa. Sin dai primi allenamenti, Del Prete mette in mostra buone qualità che convincono i dirigenti del Wolfsburg a prolungare il suo periodo di prova, facendolo rimanere un’altra settimana come se volessero studiarlo ancora. Luigi è entusiasta dell’avventura che sta vivendo e spera di non dover lasciare la Germania e di poter dire: “Ho rischiato e ce l’ho fatta”. Il sogno tedesco per Del Prete, però, sfuma sul più bello, il Wolfsburg non ritiene opportuno tesserarlo. Il suo nome resterà nel database dei dirigenti tedeschi, Del Prete continuerà ad essere seguito e chissà che un giorno non arrivi la chiamata dalla Germania, magari anche da altri club che si sono informati su di lui. Luigi intanto torna in Italia, pronto a riprendersi il suo posto all’Aversa Normanna. La Germania ormai è solo un ricordo di una piacevole esperienza, di una giocata sfumata al momento decisivo. I destini, però, non si separano magari Luigi un giorno potrà ascoltare nuovamente la parola “Willkommen”.

Fonte: gianlucadimarzio.com

La Redazione

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