Tra la fine della zona vesuviana e l’inizio della penisola sorrentina c’è Castellammare di Stabia, l’antica Stabiae; così si chiamava il primo insediamento sulla collina di Varano, dominato dai Sanniti, dagli Etruschi e dai Greci, e poi dai Romani. Nella storia di Castellammare c’è anche il calcio con una gloriosa tradizione. Non c’è solo la Juve Stabia, ritornata da due anni in Serie B, ma anche i tanti calciatori di quella terra protagonisti in Serie A. Fabio Quagliarella è il più rappresentativo, ma c’è anche una scuola di portieri di grande livello. Iezzo rappresenta il recente passato, Mirante il presente con la maglia del Parma e i fratelli Donnarumma il futuro.
Ma chi sono i fratelli Donnarumma? Antonio e Gianluigi Donnarumma, due portieri cresciuti nella stessa realtà: il club Napoli Castellammare, anche se abitano da sempre a Pompei. Il preparatore che li ha formati è Ernesto Ferrara, lo stesso che seguì agli inizi Antonio Mirante. Ferrara era la guida tecnica, mentre il punto di riferimento nelle prime esperienze di vita e nel mondo del calcio era lo zio Enrico Alfano, che non ha potuto ammirare i progressi dei suoi due nipoti perché purtroppo è deceduto qualche anno fa.
Antonio è un classe ’90, ha già debuttato in Serie A con la maglia del Genoa. Il “grande giorno” è stato il 19 Maggio scorso, all’ultima giornata di campionato, in Bologna-Genoa 0-0; ii risultato finale è dovuto anche alle splendide parate del portiere stabiese. Antonio ha debuttato in Serie A con il Genoa ma è cresciuto nel settore giovanile del Milan, dopo una stagione alla Juve Stabia.
Il Milan la spuntò sulla concorrenza di Lecce e Juventus che non riuscì a trovare l’accordo con la Juve Stabia dopo un provino a Vinovo in cui Antonio Donnarumma aveva favorevolmente impressionato i dirigenti bianconeri.
Con la maglia rossonera Antonio ha vinto un campionato Allievi nel 2007 e una Coppa Italia Primavera nel 2010 e ha ottenuto varie convocazioni in prima squadra. Dopo l’esperienza nelle giovanili rossonere, Antonio si è fatto le ossa a Piacenza e a Gubbio, prima in Lega Pro Prima Divisione e poi in Serie B. A Piacenza arrivarono solo cinque presenze, mentre a Gubbio è stato impiegato come titolare, conquistando anche la convocazione nell’Italia di B di Massimo Piscedda.
Ad Agosto il Milan l’ha utilizzato come pedina di scambio nell’affare che ha portato Johad Ferretti in maglia rossonera. Al Genoa Antonio è partito come terzo portiere dietro Frey e Tzorvas ma poi è riuscito a togliersi anche la soddisfazione dell’esordio in Serie A. Il calciomercato è appena iniziato, chissà se Antonio può riuscire a scalare posizioni nelle gerarchie per la porta del Genoa che lo considera pronto per la Serie A.
Da Antonio a Gianluigi; la tradizione di famiglia continua, da un classe ’90 ad un ’99. Gianluigi ha solo quattordici anni ma sui campi della Campania nessuno ci crede. E’ alto 193 cm e il Club Napoli Castellammare ha sempre dovuto convivere con le polemiche delle scuole calcio avversarie che ritenevano Donnarumma Jr. più grande dell’età che effettivamente ha. La struttura fisica e le impressionanti qualità hanno fatto in modo che gli osservatori di tutti i principali club lo seguissero: il Napoli, la Fiorentina, la Juventus, l’Inter, vicinissima a chiudere l’accordo prima dell’inserimento decisivo del Milan. Gianluigi da Castellammare a quattordici anni ha causato un derby di mercato vinto dai rossoneri che potranno schierarlo nelle fila dei Giovanissimi Nazionali nella prossima stagione.
Il suo idolo è Gianluigi Buffon, campione del mondo con cui condivide anche il nome. Donnarumma Jr. già scalpita per questa nuova avventura, con l’entusiasmo di chi ha un fratello che ce l’ha fatta e sa di poterlo seguire e magari anche superare.
Storie di portieri, di tradizioni e concorrenza in famiglia, con il Milan nel destino e Castellammare nel cuore. Le origini non si dimenticano ma il futuro è adesso e Gianluigi l’ha preso. Proprio come Antonio, i fratelli Donnarumma hanno un destino comune: quello dei numeri uno…..
Fonte: Ciro Troise per GianlucaDiMarzio.com
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