Largo ai giovani, è stata questa la filosofia che ha ispirato le gare del quarto turno di Coppa Italia. Da Udine a Palermo, in tutta Italia le gare sono state animate dalle emozioni dei più giovani, molti al debutto in prima squadra. La tornata di sfide è iniziata in sordina, nella giornata di martedì i giovani non sono riusciti a trovare spazio. La panchina del Milan nella sofferta vittoria contro il Crotone era composta soprattutto dalle promesse della Primavera rossonera. Il ’99 Donnarumma ha lasciato il posto ad Abbiati ma erano tanti i ragazzi interessanti che hanno seguito la sfida dei rossoneri a pochi passi da Mihajlovic: da Locatelli a Crociata, da De Santis ad Hamadi. Probabilmente la grande prova del Crotone e la difficoltà dei rossoneri hanno “scippato” a qualcuno di questi ragazzi la gioia dell’ingresso a San Siro. E’ stato Giuseppe Pezzella il primo dell'”esercito dei debuttanti”, per l’esterno sinistro classe ’97 è stata una soddisfazione a metà vista la sconfitta del Palermo per 3-2 contro l’Alessandria. Giuseppe ha compiuto diciotto anni domenica e mercoledì è stato Ballardini a fargli il regalo più bello. Pezzella è un esterno sinistro abile sia in fase di spinta che di copertura, fa parte del gruppo di Vanoli nella Nazionale Under 19, la sua crescita è stata molto rapida visto che al Palermo è arrivato dal Monteruscello, una delle realtà più interessanti del calcio giovanile campano, solo nell’estate del 2013. Dopo una stagione negli Allievi ed una nella Primavera, Pezzella è già finito nei radar della prima squadra, Iachini l’ha convocato per il ritiro estivo e Ballardini mercoledì l’ha ritenuto pronto per l’ingresso al “Barbera”. Da Palermo a Verona, contro il Pavia Del Neri alla sua prima panchina gialloblù ha scelto la linea giovane. In campo un ’97, Checchin, che ha già con Mandorlini portato a casa settantacinque minuti di serie A, sette contro la Fiorentina e sessantotto contro il Napoli, e due ’98 all’esordio assoluto. Sono l’esterno sinistro Badan, uno dei ragazzi più interessanti dell’avventura degli Allievi Nazionali del Verona allo scorso torneo “Beppe Viola” di Arco di Trento terminata con la sconfitta in finale contro la Juventus, e Tupta, acquistato in prestito con diritto di riscatto ad agosto dal Catania. L’attaccante slovacco, punto fermo della Nazionale Under 17, con la Primavera gialloblù ha segnato quattro gol in dieci partite e ha convinto Del Neri a schierarlo contro il Pavia e potrebbe scendere in campo anche domenica nella sfida interna contro l’Empoli. Da Verona ad Udine, la settimana della Coppa Italia al Nord-Est si è riempita di giovani promesse da studiare. In Udinese-Atalanta 3-1 hanno trovato spazio il centrocampista Simone Pontisso e il portiere Alex Meret, due ragazzi molto interessanti classe ’97. Per Pontisso non si è trattato del debutto assoluto perchè Simone totalizzò quarantacinque minuti contro il Cagliari nell’ultima giornata dello scorso campionato, per Meret, invece, c’era l’emozione della prima volta che ha gestito in maniera brillante. In Sassuolo-Cagliari Rastelli ha passato il turno guadagnandosi la prestigiosa sfida contro l’Inter e valorizzando anche i giovani del suo organico. In campo i ’95 Barreca e Deiola, i ’96 Tello e Cerri ma soprattutto Santiago Colombatto, centrocampista classe ’97 che il Cagliari ha pescato nel River Plate. Per Santiago sono stati giorni speciali: novanta minuti da protagonista all’esordio e poi l’annuncio del rinnovo del contratto fino al 2018. La Primavera rossoblù è prima in classifica nel girone B, davanti all’Inter, Rastelli la osserva ed è pronto a pescare nel gruppo di Canzi nell’arco di una stagione lunga e complicata. Nel Sassuolo novanta minuti per il ’96 ex Roma Lorenzo Pellegrini mentre sono rimasti in panchina Fontanesi e Broh, rispettivamente esterno destro classe ’96 e centrocampista del ’97 ex Parma. E’ di Colombatto la storia più bella del “largo ai giovani” del quarto turno di Coppa Italia che ha espresso le emozioni dei debuttanti, le gioie di chi realizza un sogno.
Fonte: gianlucadimarzio.com
