E’ tutta una questione di rigore: perché se Handanovic ha ripreso a ipnotizzare i tiratori tipo incantatore, il ritorno di Pepe Reina a San Siro non può prescindere dal colpo da fuoriclasse sfoderato all’andata su Balotelli contro il Milan. Domani sarà davvero una bella sfida tra campioni; chissà se l’ultima.
IL CORO. E allora, Pepe sfida Samir. E poi gli darà la manona, perché lo spagnolo è innanzitutto un portiere gentiluomo e poi un grandissimo portiere. Non è un caso, insomma, che tutti i compagni interrogati sull’argomento continuino a ripetere modello litania: «Speriamo che Reina resti con noi» . E non lo è anche che De Laurentiis, pubblicamente, abbia raccontato di avergli chiesto di prolungare la sua permanenza a Napoli. Sì, dichiarazione pubblica e poi chiacchierata privata. Prologo di trattativa.
LA SINCERITA’. La situazione di Pepe, comunque, è piuttosto complessa. Nel senso che lui a Napoli è arrivato in prestito secco dal Liverpool e ad Anfield, almeno teoricamente, rientrerà il 30 giugno. In Spagna, sin dall’inizio della stagione, si parla poi dell’apertura di un’affascinante finestra sul Barça, dove il colosso della Roja è calcisticamente cresciuto, ma tutto è davvero ancora in bilico. «L’unica certezza è che tornerò a Liverpool: poi si vedrà, ma non dipende soltanto da me», ha sempre dichiarato lui. Evitando, per ovvie ragioni, di raccontarne un’altra: Rafa e il Napoli puntano forte su Reina. E non s’arrenderanno facilmente.
Fonte: Corriere dello Sport
