Il mister azzurro:
«Ho detto ai giocatori che tutta questa amarezza e questa rabbia per la partita sfortunata contro il Chelsea deve essere trasformata in energia positiva per battere l’Udinese. In questi due anni ogni volta che abbiamo sbagliato nella gara successiva abbiamo messo in campo qualcosa in più. Stavolta l’amarezza è maggiore», Mazzarri suona la carica per evitare la crisi del dopo Championse e lanciare la volata per il terzo posto con la diretta concorrente Udinese. Formazione rimaneggiata: fuori Maggio, Lavezzi e Hamsik: ok a Pandev, Dzemaili e Britos. Quello che è stato, la Champions. «Complessivamente al Napoli darei un bel dieci e lode». Quello che è, lo spareggio per il terzo posto contro l’Udinese. «Ho detto ai giocatori che tutta questa amarezza e questa rabbia per la partita sfortunata contro il Chelsea deve essere trasformata in energia positiva per battere l’Udinese. In questi due anni ogni volta che abbiamo sbagliato nella gara successiva abbiamo messo in campo qualcosa in più. Stavolta l’amarezza è maggiore». Quello che sarà, il campionato. «In campionato mancano undici partite, cioè 33 punti. Il terzo posto? Può succedere ancora di tutto, io non mi pongo limiti. Vorrei vincerle tutte e arrivare il più in alto possibile. Non firmo mai per il pareggio e non lo faccio a Udine, l’unica eccezione sarebbe stato con il Chelsea…».
La formazione, blindatissima la rifinitura. Due certezze: Maggio e Lavezzi restano a casa, tutti e due ancora vittime delle scorie di Londra, acciacchi che non sono riusciti a smaltire in tempo utile. Un colpo alla gamba sinistra per il nazionale azzurro, un affaticamento muscolare per il Pocho. Al loro posto Dossena, con Zuniga che si sposta a destra, e Pandev, il macedone in campo dal primo minuto dopo un mese in coppia con Cavani, unico tenore in campo. Già, perchè è indiziato fortemente a restar fuori anche Hamsik. Al suo posto Dzemaili che garantirebbe più gamba nelle ripartenze e più equilibrio al centrocampo che in fase di non possesso diventerebbe a cinque, schieramento speculare a quello dell’Udinese.
Cambi in vista anche in difesa. Grava non è disponibile, a destra riparte Campagnaro. Verrà riproposto Britos sul centro sinistra. Il centrale sarà Cannavaro. «Deciderò solo all’ultimo momento, devo valutare tutte le opzioni utili. La difesa? Grava non è ancora disponibile, per gli altri deciderò». Il suo futuro, il progetto Napoli lo prevede al centro, come ricordato dal presidente De Laurentiis. «Mi fanno piacere queste parole, ho un contratto con il Napoli fino al 2013 e voglio rispettarlo». Ancora sul progetto Napoli. «Le linee guida le traccia la società. Se si intende puntare sui giovani, i risultati li hai in tre anni. Zuniga è l’esempio migliore, era stato bocciato all’inizio ora è una realtà. Ci vuole pazienza e non pensare di poter fare risultati sensazionali subito». Un passo indietro, ancora sulla sconfitta dello Stamford Bridge. «Ha pesato la maggiore esperienza del Chelsea, basti pensare a quante partite Drogba ha giocato in Champions, mentre i nostri erano appena all’ottava. Sul pullman i calciatori vedendo l’invasione dei tifosi erano bloccati, stranamente è toccato a me scherzare per strappare qualche sorriso e spezzare la tensione. Sullo 0-0 abbiamo avuto tre palle gol, occasioni che altre volte Lavezzi e Cavani non sbagliano. Quando scendi in campo dovendo fare per forza certe cose ti viene il classico braccino corto del tennista». L’aspetto mentale e gli errori. «Il loro primo gol di testa è arrivato quando Maggio aveva problemi e Cole ha potuto crossare liberamente. Poi sulle palle alte ci è mancato Maggio. Sull’azione del rigore De Sanctis avrebbe preso quella palla».
La sfida con l’Udinese, il confontro con Guidolin. «Guidolin è talmente bravo che lo reputo tra i migliori in Europa, ciò che farà lui non lo posso sapere. Io voglio che ci siano tante soluzioni di gioco in entrambe le fasi». Il duello Di Natale-Cavani. «Non mi piace fare un confronto tra i singoli. Il futuro è di Cavani, Edi negli ultimi due anni è diventato un grande bomber, Totò lo è da sempre».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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