L’ombra di Mazzarri di solito è talmente timida e riservata che non si concede quasi mai ai microfoni nel dopo partita, nemmeno quando Mazzarri è squalificato. Preferisce lasciare il compito al ds Riccardo Bigon. Nicolò Frustalupi, il computer calcistico del tecnico toscano, questa volta però fa una eccezione e si concede alle telecamere e ai cronisti. «Con l’Aik non è stato poi così facile, lo è diventato nel secondo tempo quando loro hanno avuto dei cedimenti sotto il profilo atletico, hanno cominciato a correre di meno e allora noi ne abbiamo approfittato».
Non è mai un problema quando Mazzarri non va in panchina. Quattro vittorie su quattro assenze. Frustalupi ha la media più alta al mondo. «Io miglior allenatore con 4 vittorie su 4? Ma con così poche partite è facile avere questi record. Se ne avessi fatto trecento come il mister non credo che avrei questo primato», sorride sornione. A sentire l’allenatore del Napoli «lui è più bravo di me». Frustalupi, il vice, è di sicuro una specie di computer calcistico. Ore di studio degli avversari, la «mania» delle statistiche e degli archivi fin dai tempi della Pistoiese, dove curava anche il marketing e il sito web. «L’Aik l’abbiamo studiato negli ultimi giorni, nel suo campionato va molto bene, lotta per il titolo e non l’abbiamo mai sottovalutato. All’inizio un po’ abbiamo sofferto, perché non è mai facile andare in campo con dieci giocatori diversi rispetto alla partita precedente. Ma noi siamo stati bravi».
Non si infiamma, non mostra entusiasmo eccessivo. Queste cose, da buon numero due, li lascia a Mazzarri. «Sono soddisfatto del 4-0, è un risultato pienamente meritato contro una squadra davanti a cui bisogna togliersi il cappello: gli svedesi sono formazione pericolosa e con tanta forza. Quindi non era proprio così semplice affrontarli».
Chissà se non è niente altro che un caso che proprio nella serata in cui l’amuleto azzurro è tornato a guidare il Napoli da solo in panchina (anche se ogni tanto Mazzarri la sua voce l’ha fatta arrivare) sia esploso Turboman Vargas, il gioiello cileno atterrato in Italia nove mesi fa e in eterna attesa di esplodere. «Siamo molto contenti per lui, ma ci aspettavamo che prima o poi sarebbe successo. Nei primi mesi qui con noi ha faticato ad ambientarsi, ha dovuto lavorare sodo per imparare la lingua e per conoscere il nostro Paese. Non è mai una cosa semplice questa. Ha fatto la preparazione con noi e tutti abbiamo notato i suoi progressi. Come ha detto ieri il mister, a Vargas mancava solo il gol, dato che ha subito fatto vedere le sue qualità. Lui ogni volta che è andato in campo, sia in amichevoli che nelle gare ufficiali, si è sempre mosso bene, seguendo le indicazioni dell’allenatore. Ed è finalmente arrivato. Noi siamo molto soddisfatti».
Promuove la prestazione del Napoli due: «No, non è giusto parlare di seconde linee. Ho avuto un’ottima impressione, è stata una gara molto positiva. Promuovo tutti. Anche la sostituzione di El Kaddouri era prevista. Come Donadel non ha ancora i 90 minuti nelle gambe». L’unica nota negativa l’espulsione di un insolitamente nervoso Marek Hamsik. «Non ho visto l’azione, non posso giudicare. Ero di spalle. Però negli spogliatoi ha capito di aver sbagliato, perché lui è un ragazzo eccezionale. Aveva ricevuto un calcio ed ha sbagliato a reagire. Pagherà con la squalifica, questo mi pare scontato. È un danno per noi».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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