È stata una vittoria più sofferta del previsto e di quanto non dica il risultato finale, con i gol di Iago e Iturbe che lanciano la Roma in vetta alla classifica. Per i giallorossi, però, non è stato un successo semplice, con il Frosinone che nel secondo tempo ha spinto a lungo. Stellone però manca di qualità e di peso in fase offensiva; l’impressione è che con Dionisi e Ciofani si possa andare davvero poco lontano a livello di Serie A.
AD INTERMITTENZA — Garcia lancia dal via Rüdiger (rivedibili alcuni disimpegni) e Totti e cambia modulo, affidandosi al 4-2-3-1 con il capitano giallorosso alle spalle di Dzeko. Stellone invece conferma il classico 4-4-2, con Tonev e Soddimo a dover correre e tamponare. Ed i due esterni ciociari lo fanno spesso e con voglia, tanto da risultare i migliori della propria squadra. Il bulgaro a destra spinge e si accentra, provando anche a fare male da fuori (decisiva la parata di Szczesny al 28′), Soddimo si danna l’anima per contenere Florenzi, unico vero duello di una partita mediocre. A fare il match, però, è sempre la Roma, con Dzeko che a causa di un contrasto di testa con Diakitè dopo appena 3′ è costretto a giocare con la testa fasciata. Il colpo, evidentemente, lo condiziona tanto che all’11’ il bosniaco si divora un gol facile facile, non riuscendo a ribadire in gol (a porta vuota) la palla tagliata di Iago. Il possesso palla della Roma è a tratti sterile, non riesce mai a produrre gli effetti desiderati. Neanche su calcio da fermo (18′), quando Florenzi pesca Keita che di testa spreca tutto. La replica del Frosinone è una bella percussione di Rosi, liberato dal tacco di Dionisi, ma il tiro dell’ex giallorosso è da dimenticare. Così la logica vuole che il gol arrivi casualmente, su di una rimessa laterale di Digne su cui Blanchard e Pavlovic bucano e Iago si trova quasi sulla linea di porta un pallone che deve solo essere insaccato.
GRANDE SOFFERENZA — Il secondo tempo è tutta altra partita, con il Frosinone che si scrolla di dosso la paura, comincia a giocare e mette a lungo alle corde una Roma in grande sofferenza sotto il profilo del gioco. Rosi alza il baricentro del suo gioco e mette in forte difficoltà Digne in almeno tre occasioni, sull’ultima delle quali c’è un rigore netto per i padroni di casa (fallo di mano del francese su cross del gialloblù) che Gervasoni però non vede. Poi è Ciofani a sfiorare il pari di testa, Rosi cerca un altro rigore su Rüdiger ma stavolta viene giustamente ammonito per simulazione e Totti al 36′ calcia fuori da media distanza. Poi è Verde, appena entrato a mettere in campo tanta energia anche se a sfiorare il raddoppio in contropiede è la Roma: assist di Nainggolan e destro di Florenzi che si stampa sulla traversa. Il raddoppio arriva nel recupero: ripartenza rapida di Iturbe che cristallizza la vittoria giallorossa con un sinistro che non lascia scampo a Leali.
Fonte: Gazzetta.it
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