Guido Angelozzi, direttore sportivo del Frosinone, ha parlato ai microfoni di Si Gonfia La Rete, trasmissione in onda su Radio CRC:
“Ieri hanno segnato due napoletani: Roberto Insigne e Borrelli. È stata una bella serata, peccato che non c’era il presidente a causa del lutto subito in settimana. La città ha festeggiato, ma noi dirigenti eravamo amareggiati per il presidente. Si può fare calcio anche in piccoli centri dove si lavora con un certo tipo di programmazione e sostenibilità. Anche il calcio italiano ha bisogno di queste realtà. La società è importante per gli allenatori in tutte le categorie. Per esempio Spalletti è uno dei migliori allenatori in Italia e in Europa, però lui non aveva vinto lo scudetto, è stata brava la società a creargli il cuscinetto con tutte le componenti. Ci vuole competenza altrimenti tutti potrebbero fare i dirigenti o gli allenatori.
Il Napoli ha fatto un capolavoro che resterà nella storia. Giuntoli ha tanti meriti perché quando si fanno le scelte sotto l’aspetto tecnico e giornaliero, il direttore ha tanti meriti. Certi giocatori li conoscevano in pochi in tutta Italia e Europa. Devi avere il coraggio di portarli in una realtà come Napoli. Hanno avuto il coraggio di mandare via le bandiere. L’allenatore è stato bravo a creare l’alchimia giusta per vincere lo scudetto. Quest’anno ci hanno paragonato al Napoli perché abbiamo dominato. Questa mattina mi ha inviato un messaggio Zerbin, è un ragazzo meraviglioso e che ha qualità. Ha fatto l’in bocca al lupo alla società nostra”.
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