Si va in campo, anche per Valeria, François, Djamila, Lola e via via tutti gli altri che solo una settimana fa sorridevano con gli amici al tavolo di un bar, ballavano a un concerto rock o volevano godersi una partita di calcio. Si va in campo anche per le 129 vittime e i 352 feriti degli attacchi di venerdì scorso, cominciati allo Stade de France, continuati per le strade di Parigi. Si riparte con un gioco, quel calcio che il presidente della Lega, Frederic Thiriez, definisce un “atto di resistenza contro la barbarie”. La Ligue 1 ricomincia stasera con Nizza-Lione. Mentre domani, a Lorient, tocca al Psg, in campo con la maglia a lutto, ma anche uno slogan ricamato sotto il logo della Tour Eiffel, accanto al cuore: “Je Suis Paris”. In tutti gli stadi si canterà ancora, come a Wembley martedì prima di Inghilterra-Francia, la Marsigliese, ormai inno universale contro la follia terrorista dell’Isis.
LUCI — La partita di Nizza servirà anche per dimostrare che si può tornare allo stadio in sicurezza. Il protocollo prevede, oltre alla Marsigliese, un minuto di silenzio. E sugli spalti, i tifosi, vestiti di nero, accenderanno luci e candele, in memoria delle vittime. Mentre i giocatori porteranno una fascia nera al braccio. Anche Ben Arfa che venerdì scorso ha giocato qualche minuto dell’amichevole Francia-Germania e ha raccontato di aver capito subito che i boati uditi erano anomali. Mezzora prima saranno iniziate anche le partite di Ligue 2, tra cui quella del Tours di Marco Simone che però preferisce non esprimersi sul dramma. Molti club di Ligue 1 hanno previsto poi iniziative per rendere omaggio alle vittime: dalle maglie con slogan come «siamo uniti», del Montpellier, alle bandierine francesi distribuite sugli spalti a Caen. A Lorient, invece, in onore del Psg e della capitale, oltre all’inno e minuto di silenzio, i giocatori bretoni giocheranno probabilmente con una maglia con il logo della Tour Eiffel declinata in simbolo di pace, diffusosi sui social dopo gli attentati.
MALMOE — L’allerta rimane altissima e il presidente della Lega non esclude che la situazione possa evolvere. Nel frattempo, si applicano le misure di sicurezza decise con il Ministero degli Interni: niente trasferte per i tifosi; controlli e perquisizioni più accurati, dove possibile con metal detector; borse, caschi e oggetti ingombranti depositati in apposite zone esterne agli impianti; divieto di usare petardi e fuochi d’artificio che possono provocare movimenti di panico. Domenica, a Parigi, lo Stade Français, club di rubgy di Parisse, non giocherà contro gli irlandesi del Munster, «per non sottrarre forze alla polizia», spiegano i dirigenti. Mentre martedì il Psg è ospite del Malmoe in Champions. In Svezia l’allerta attentati è salita al quarto livello su cinque. Ma l’Uefa mantiene le partite. E anche il comune di Malmoe non intende annullare l’evento di Ibrahimovic che ha prenotato la piazza centrale e allestito uno schermo gigante per permettere a chi è senza biglietto di seguire la gara: «Per ora – spiegano dal municipio – non ci sono rischi. Sarà l’occasione per manifestare i nostri valori, gli stessi della Francia».
Fonte: Gazzetta.it
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