Francesco de Luca per “Il Mattino”:
“Se il Napoli ingaggia un allenatore che ha vinto cinque trofei internazionali, una ragione c’è. È la voglia di De Laurentiis di rendere la sua creatura sempre più grande dopo le stagioni della gestione di Mazzarri e di un importante progetto tecnico che ha consentito agli azzurri di partecipare per quattro anni consecutivi alle coppe. «Un leader, un uomo di grande esperienza internazionale», le parole con cui il presidente ha presentato con un tweet Rafa Benitez, a poche ore da quello offensivo di Osvaldo indirizzato al tecnico della Roma, Andreazzoli. Entusiasmo e rabbia, due facce così lontane del pallone.
Benitez sembra un uomo sereno e accomodante. Non lo è. Basta leggere cosa dicono di lui ex allievi come Gerrard, mitico capitano del Livrpool, e Torres, bomber campione del mondo. Un allenatore che studia calcio dalla mattina alla sera, un perfezionista assoluto che invita i suoi uomini a non cedere di un millimetro, neanche dopo aver alzato una coppa al cielo. L’ultima l’ha conquistata due settimane fa: Europa League con il Chelsea, ha reso felici quei tifosi che lo avevano accolto con pesanti insulti a Stamford Bridge per il suo passato al Liverpool.
Ha fatto finta di niente, Rafa, confermando di avere spalle larghissime: servirà anche questo.
Parla bene l’italiano ed è un estimatore del calcio italiano, in particolare della scuola di Sacchi. Gioca con la difesa a quattro e, come ha raccontato l’Arrigo in un’intervista al Mattino, «mette il gioco e non i calciatori al centro del progetto».
Ma, sia chiaro, i fuoriclasse fanno per lui e per il suo gioco, tanto è vero che ha chiesto a De Laurentiis e agli altri dirigenti piombati a Londra di fare il possibile affinché Cavani indossi ancora la maglia azzurra, per regalargli i gol firmati già per Mazzarri e per puntare allo scudetto.
Rafa andò via dall’Inter (dopo aver vinto l’Intercontinentale) perché Moratti non voleva concedergli rinforzi che avrebbe poi messo a disposizione del suo sostituto Leonardo.
Nel progetto di De Laurentiis i rinforzi ci sono e arriveranno prima che cominci la stagione 2013-2014; tra questi giovani che potranno maturare seguendo le lezioni dello spagnolo.
Ma dev’esserci soprattutto Cavani in questo progetto: lui e Benitez si intenderebbero subito e non solo perché parlano la stessa lingua”.
La Redazione
P.S.
