Ecco quanto scrive il caporedattore de “Il Mattino” Francesco de Luca:
“Sembra improbabile un ripensamento di Mazzarri sul suo futuro. Lascerà Napoli dopo quattro consecutive qualificazioni nei tornei internazionali – due in Champions e due in Europa League – e dopo stagioni che non sono state mai banali, con picchi di bel gioco e di alta intensità agonistica. E in bacheca la Coppa Italia 2012.
Non è detto che Mazzarri sieda su questa o quella panchina. Potrebbe concedersi un periodo di sosta in attesa di eventi, come accadde nella primavera 2009, quando si allontanò dalla Samp: pochi mesi e arrivò la telefonata di De Laurentiis, che aveva messo alla porta Donadoni.
La tifoseria teme che parta anche Cavani ed ecco perché ieri sono stati rivolti affettuosi messaggi al Matador. Si dà erroneamente per scontato che i manager di un grande club straniero si presenteranno negli uffici di De Laurentiis con l’offerta da 63 milioni. Ma non è così certo ed ecco perché sarebbe auspicabile che il presidente – proprio lui che ieri pomeriggio ha urlato «Io voglio vincere», quasi un controcanto al coro che gli dedicano le curve («De Laurentiis, noi vogliamo vincere») – faccia tutti gli sforzi affinché Cavani resti, per tentare di vincere lo scudetto. Questo non è un obbligo, gli azzurri non lo sentano come un peso nella prossima stagione. È, invece, un’occasione che potrebbe essere colta rafforzando questo organico. L’ideale sarebbe se restasse Mazzarri, che ha plasmato il gruppo rendendolo vincente. Ma un altro allenatore – si sta liberando anche Mancini dal Manchester City – non dovrebbe ripartire da zero e avrebbe l’onore di confrontarsi subito con la Champions League.
Il comizio di De Laurentiis, accompagnato da cori e spettacolo pirotecnico, è stato un ringraziamento ai tifosi e un invito a sostenere questo percorso intrapreso nove anni fa. L’ulteriore salto verso l’alto – lo scudetto che è stato vinto dal Napoli soltanto due volte in 87 anni di storia, quando c’era Maradona – è un’aspirazione legittima nel rispetto di quel fair play finanziario di cui il club va legittimamente fiero. Mazzarri ritiene che per il titolo 2014 non vi sarà una corsa a due, ma più ampia sarà la concorrenza. «Niente paura», dice De Laurentiis in un tweet. È giusto. È la forza del Napoli a dover preoccupare le altre squadre perché lassù non è arrivato per caso, ma attraverso un progetto che è stato portato avanti con competenza e passione.
L’anima vincente che Mazzarri ha saputo dare a questi giocatori può diventare ancora più forte con calciatori di qualità ed esperienza. L’esempio è arrivato dalla Juve, che dopo grigie stagioni s’è trasformata due anni fa in squadra imbattibile aggiungendo Barzagli, Pirlo, Vucinic e Vidal. Proprio in virtù dei suoi bilanci in attivo e della sua forza economica, il Napoli è in grado di sostenere investimenti e monte ingaggi più elevato. Ci sarà modo per verificare le strategie del club. Le parole di De Laurentiis – «Io voglio vincere» – sono un impegno per il futuro. Con o senza le due stelle Cavani e Mazzarri. Con top player o giovani che forse, con un altro tecnico, potrebbero essere al centro di un progetto”.
La Redazione
P.S.
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