Il caporedattore de “Il Mattino” sulla coraggiosa mossa di Mazzarri:
“Il gol di Campagnaro ha evitato che il distacco dalla Juventus e dal primo posto salisse fino a sei lunghezze. Un punto in più o in meno può fare la differenza, considerando il vantaggio di giocare il secondo scontro diretto del campionato al San Paolo. Centottanta minuti dividono il Napoli da quella sfida che avrà un peso, probabilmente non decisivo, nella corsa allo scudetto 2013. E il Napoli se le gioca con la forza e la qualità esibite nel secondo tempo della partita contro la Lazio. È stato regalato un tempo ai biancocelesti, che poi sono stati schiacciati nella loro metà campo da una squadra carica e coraggiosa, con un impressionante numero di punte e mezzepunte in campo. Mazzarri non ha avuto il timore di squilibrare l’assetto quando s’è infortunato Behrami: dentro Insigne. E poi El Kaddouri e Calaiò, affiancati a Cavani, Pandev ed Hamsik. È stato così meritatamente strappato il pareggio che consente di allungare la striscia positiva aperta il 22 dicembre con il 2-0 a Siena. Cinque punti, da qui a maggio, sono un distacco colmabile per un gruppo che ha talento e capacità di rimediare ai propri errori, com’era già accaduto a Firenze, dove De Sanctis aveva regalato il gol ai viola.
Nell’estate 2010, quando arrivò Cavani a Castelvolturno, si aprì la discussione tattica sulla possibilità di schierare il Matador, Hamsik, Lavezzi e Quagliarella, che non aveva ancora manifestato l’intenzione di andare via perché sentiva insidiato il posto da titolare. Il contemporaneo impiego di giocatori dalle spiccate caratteristiche offensive è una soluzione adottata raramente da Mazzarri, che nella costruzione delle sue squadre ha perfino rinunciato sempre al regista per tenere due mediani tosti davanti alla difesa, in grado di intercettare il pallone e far ripartire l’azione. Ma la brillante condizione di Insigne, evidenziata mercoledì nell’amichevole con l’Under 21 e confermata all’Olimpico, va tenuta in considerazione. Nella situazione di classifica in cui si trova il Napoli dovrà correre qualche rischio per recuperare punti e avvicinarsi alla Juventus. Mazzarri non avrà timore di osare, consapevole com’è della crescita non soltanto di Insigne, ma dell’intera squadra, che ha dato vita con la Lazio a uno show calcistico degno di una partita d’alto livello della Premier inglese o della Liga spagnola. Sì, questa “povera” serie A avrà pure perso campioni, ma ci sono squadre che riescono ad emozionare dal primo all’ultimo minuto, come quelle di Mazzarri e Petkovic.
La Juve ha vinto la seconda partita di fila senza Conte in panchina e alla vigilia del confronto con la Fiorentina, apparsa molto debole, il tecnico si è lamentato perchè i bianconeri dovranno giocare sabato contro la Roma all’Olimpico, quattro giorni dopo l’impegno di Champions in Scozia. «Perché sabato e non domenica?». Invece, il Napoli giocherà lunedì 25 a Udine e venerdì primo marzo – anticipo a causa dell’impegno Champions – ospiterà la Juve. Di chi sarà il vantaggio o lo svantaggio? Intanto, giovedì riprenderà l’Europa League e al San Paolo si presenterà il Napoli-2: Mazzarri vorrebbe schierare Rolando, Calaiò e Armero. Dovrà sondare l’umore di Cavani, che vuole giocare da titolare anche stavolta per battere i record di gol”.
La Redazione
P.S.
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