ANTICIPO ALLA “STAR” RIZZOLI– Napoli e Fiorentina si giocano al San Paolo le ultime fiches internazionli, per Champions ed Europa League. Il secondo anticipo della 37esima giornata di Serie A, aperta da Chievo-Roma, è supervisionato da Nicola Rizzoli. Il 45enne architetto di Bologna, internazionale dal 2007, è alla sedicesima stagione nella Can di A e B, il suo esordio in massima serie risale al 2002, categoria in cui ha fin’ora collezionato 232 presenze. Su questa base, la sua media disciplinare si evince in circa 5 ammonizioni a partita, un’espulsione ogni tre partite ed un rigore concesso ogni 3 uscite. Il suo curriculum vanta numerose “classiche” oltre ad un cospicuo bagaglio di sfide e finali internazionali che lo hanno fatto entrare ovviamente nella sezione Elite, gruppo di prima fascia degli arbitri UEFA. Conta ben 49 “gettoni” in Champions League, 15 in Europa League/Coppa Uefa, 2 nella Coppa del mondo per club, 4 nel Mondiale 2014 (tra cui la finale Germania-Argentina) e 7 nel Campionato Europeo, considerando le edizioni 2012 e 2016. Un bacheca da far invidia ad un calciatore…
NON È TUTTO ORO… – L’indiscutibile esperienza del Fischietto bolognese non si traduce con costanza in prestazioni convincenti e decisioni prese con decisa autorità. Tante le sviste, molte quelle clamorose e le polemiche derivanti…Riferendoci alla scorsa stagione si ricordano ad esempio la disastrosa conduzione di Torino-Juventus 1-4 del 20 marzo 2016, in piena corsa scudetto. Il gol del possibile 2-2 annullato a Maxi Lopez per un fuorigioco inesistente, segnalato dall’assistente Tonolini, e la mancata espulsione per doppio giallo di Alex Sandro sono solo gli episodi che ottengono più clamore. Preoccupante è infatti la gestione complessiva della gara e la solita sudditanza, messa in atto con evidente spocchia dall’avvicinamento minaccioso ed impunito di Bonucci alla testa dello stesso Rizzoli, in occasione della concessione del calcio di rigore alla squadra granata. L’architetto viene messo nuovamente in discussione dall’opinione pubblica e si affretta a rilasciare più dichiarazioni, a fronte del silenzio più totale in cui versa di solito l’intera classe arbitrale, per giustificare il suo operato.
TOPICHE DA CHAMPIONS – Il focus diventa poi internazionale il 13 aprile 2016, per Atletico-Madrid-Barcellona: ritorno dei quarti di finale di Champions League. Il giudice di gara italiano viene aspramente criticato da i media spagnoli per la mancata concessione di un calcio di rigore ai blaugrana per un netto ed ostacolante tocco di mano in area dell’Atletico. Critiche aspre dal Borussia Dortmund a causa del penalty non concesso nella gara d’andata degli ottavi di finale del 14 febbraio 2017 con il Benfica a seguito di un duro tackle del portiere Ederson in area su Dembelè. Segue la svista nell’assegnazione del calcio di rigore al Bayern Monaco contro il Real Madrid nell’andata dei quarti di finale del 12 aprile 2017. È Inesistente il tocco di mano di Carvajal su tiro ravvicinato di Ribery.
SERIE A 2016/17 – Si parte con Fiorentina-Roma del 18 settembre 2016: il contratto ravvicinato tra Tomovic e Dzeko in area viola sarebbe meritevole di sanzione, Rizzoli sorvola. Discutibile il gol partita di Badelj: al momento del suo tiro Kalinic è in fuorigioco attivo, ostacolando in maniera chiara la visuale di Sczczesny. Cambia totalmente metodo in Milan-Juventus 1-0 del 22 ottobre 2016. Il momento cruciale è il 36′ del primo tempo. La punizione dalla trequarti di Pjanic si infila in porta senza altri tocchi. Quando parte la palla calciata dal bosniaco, c’è Benatia in posizione di offside, mentre Bonucci – che va sulla palla cercando la deviazione, andando quindi a cercare la giocata – parte in posizione regolare. Il gol viene convalidato, poi dopo un conciliabolo tra Rizzoli, l’arbitro di porta e il guardalinee, si opta per l’annullamento. La realizzazione risulta invece regolare: Benatia non partecipa all’azione, Bonucci sì in posizione valida. Una maratona di polemiche accompagna Juventus-Inter 1-0 del 5 febbraio 2017: rigori non concessi, falli di frustrazione e retropassaggi sospetti…Calderone bollente che Rizzoli cerca di raffreddare con un’intervista a Le Iene.
PEGGIO DA ADDIZIONALE – Rizzoli Lascia molto a desiderare anche quando viene designato come arbitro addizionale. Due sono le partite più rappresentative in tal senso: la prima è la finale di Supercoppa tra Napoli e Juventus di Pechino. In quel caso l’arbitro bolognese, sul risultato di 2-1 per i partenopei, segnala a Mazzoleni (sempre presente!) un calcio di rigore a favore degli uomini di Conte per un contatto dubbio tra Fernandez e Vucinic. Sono storia nota i provvedimenti successivi adottati dagli altri giudici nei confronti di Pandev e Zuniga…La seconda partita vede sempre protagonista la Juventus nella sfida di campionato con il Catania del 28 ottobre 2012. I siciliani segnano con Bergessio ma la rete viene annullata per un fuorigioco inesistente, confermato dallo stesso arbitro di porta Rizzoli. Successivamente Vidal segna in fuorigioco ma l’arbitro Gervasoni, dopo una segnalazione di Rizzoli e la complicità del guardalinee Maggiani convalida il gol del cileno.
IL SUO LUNGOMETRAGGIO NAPOLETANO – I precedenti con gli azzurri sono ben 30, per un bilancio totale di 9 vittorie, 12 pareggi e 9 sconfitte. Il primo incontro risale al lontano novembre 2003 in Serie B, Napoli-Ternana 2-1. Non si segnalano errori, esordio dunque positivo. Stesso discorso per le prime in A in Empoli-Napoli 0-0 del settembre 2007 e Napoli-Reggina 1-1, con un penalty giustamente concesso nella gara con i toscani per un blocco in area ai danni del Pocho Lavezzi. Le prime note dolenti arrivano nel marzo 2008 in Napoli-Inter 1-0. L’architetto emiliano non assegna un rigore ai partenopei nel primo tempo per un fallo su Mannini, contrastato in maniera irregolare dalla difesa neroazzurra in area di rigore. Nel secondo tempo Rizzoli opta invece per il tiro dagli undici metri (fallito da Zalayeta) per un contatto tra Julio Cesar e Gargano, tra le proteste dell’allora formazione di Mancini. Manca ancora un rigore in Fiorentina-Napoli 2-1 del gennaio 2009. Da segnalare nel finale della partita una deviazione di mano della difesa viola su colpo di testa di Maggio. In Napoli-Milan 2-2 del 28 ottobre 2009 nega ancora una volta un rigore solare per fallo su Lavezzi. Inizia bene il 2010 con Napoli-Sampdoria 1-0 ma il “vizio” del non-rigore continua in Napoli-Roma 2-2 del 28 febbraio, con Quagliarella protagonista dell’azione e in Sampdoria-Napoli 1-0 del 16 maggio, dove la vittima del fallo è Denis. Memorabile in senso negativo Napoli-Milan 1-2 del del 25 ottobre. Qui Rizzoli si supera, riuscendo a negare ben tre rigori agli azzurri in una sola partita. Non visti due falli di mano in area e un’energica spinta di Papastathopoulos ai danni di Lavezzi. Non esita invece ad espellere Pazienza per due ammonizioni derivanti da falli di mano. Nell’ultima del campionato 2010/2011 contro la Juventus, non si segnalano episodi particolari. Altro precedente con gli azzurri è Napoli-Lazio 0-0 del novembre 2011. Questa volt non si tratta di rigore ma di un gol regolare annullato a Cavani per fuorigioco di Maggio su segnalazione dell’assistente Nicoletti. In Milan-Napoli 0-0 del 5 febbraio 2012 l’unico episodio da moviola è lo scontro tra Aronica e Nocerino: i due cominciano una discussione, si avvicina Ibrahimovic che rifila uno schiaffo all’azzurro, il quale risponde colpendo il centrocampista napoletano. Il guardalinee vede parzialmente l’episodio e fa presente la cosa all’arbitro. Rizzoli mostra giustamente il rosso allo svedese che raggiunge gli spogliatoi anzitempo, non prendendo però nessun provvedimento per il difensore partenopeo. Roma-Napoli 2-2 del 28 aprile 2012 e Genoa-Napoli 2-4 dell’11 novembre 2012 si segnalano tra le direzioni migliori. Bene in Inter-Napoli 2-1 del 9 dicembre 2012, dove non si riscontrano episodi particolarmente decisivi. Può essere giudicato “non colpevole” nell’amaro incontro successivo, avvenuto dopo più di un anno: Atalanta-Napoli 3-0 del 2 febbraio 2014. La sua prestazione positiva è favorita dai ritmi non elevati dell’incontro, sbloccato dai bergamaschi grazie ad errori grossolani dei difendenti partenopei. Giusta la scelta nell’episodio chiave al 23′ del secondo tempo, ovvero la non concessione del calcio di rigore per un non energico contatto in area tra Consigli e Mertens.
STORIA RECENTE – Bene in Inter-Napoli 0-0 del 26 aprile 2014: corretto ed equilibrato il metro di giudizio e fluida la gestione del gioco. Pollice in su, con qualche remora, in Lazio-Napoli 0-1 del 18 gennaio 2015. Il Fischietto emiliano non scivola su mastodontiche bucce di banana. Gli si rimproverano le mancate sanzioni per presunti e dubbi tocchi di braccio nell’area azzurra di Maggio e Albiol. Higuain, memore della finale mondiale contro la Germania, si lascia poi andare nelle proteste, favorito dalla linea di tolleranza tenuta abbastanza alta. Situazioni che non compromettono comunque l’esito della gara. Tra gli ultimi incontri con Rizzoli c’è Roma-Napoli 1-0 del 4 aprile 2015. La condotta è ampiamente sotto la soglia della sufficienza. Al capitano giallorosso De Rossi vengono risparmiati due cartellini gialli (netto fallo su De Guzman e tocco di mano su colpo di testa di Lopez) e la conseguente espulsione. De Guzman, a tu per tu con De Sanctis, è bloccato da un’errata segnalazione di fuorigioco. Gli azzurri protestano anche per un presunto tocco di mano in area di Manolas su conclusione del trequartista olandese. Non si attendono repliche di questo tipo al San Paolo…
NELLA SCORSA STAGIONE – Nonostante il risultato netto e l’ampio divario tra partenopei e rossoneri, il quotato Rizzoli riesce a non convincere del tutto in Milan-Napoli 0-4 del 4 ottobre 2015. Non sempre appropriato nella gestione dei cartellini, manca un rigore agli azzurri al 53′ per fallo in area di Zapata su Higuain lanciato in contropiede. Lo si rivede in Napoli-Roma 0-0 del 13 dicembre 2015. La sfida non presenta particolari ostacoli per il Fischietto, l’unico notevole punto di discussione si verifica all’81’: Rudiger crossa dal fondo verso il centro e De Rossi insacca, l’assistente Barbirati si affretta però a segnalare l’uscita del pallone dalla linea del terreno di gioco al momento del lancio del difensore tedesco.
IN QUESTA STAGIONE – Positiva la prestazione dell’architetto con i partenopei: Atalanta-Napoli 1-0 del 2 ottobre 2016. Giusti i sei cartellini gialli estratti, tre per parte. Polso fermo e decisioni tempestive nel complesso. Non si annotano particolari sviste o provvedimenti non coerenti rispetto al comportamento dei 22 presenti sul terreno di gioco. L’ultima volta è del 2 dicembre 2016: Napoli-Inter 3-0. Il gol del vantaggio di Zielinski sembra esser viziato da una posizione di fuorigioco dell’assistman Callejon al momento del passaggio di Insigne. Lo spagnolo è forse avanti di qualche millimetro rispetto al ginocchio di Ranocchia, punto di riferimento per la linea difensiva dei nerazzurri. Una distanza non ravvisabile da occhio umano. Corrette le ammonizioni di Zielinski, Ansaldi, Albiol e Ranocchia. Sorvola sui possibili gialli da estrarre nei confronti di Callejon e Banega.
Quest’anno parte col piede sbagliato nel big match Milan-Juventus, Bonucci è in posizione regolare al momento del calcio di Pjanic:
Fa discutere il retropassaggio di Chiellini a Buffon, ripetuto al momento dell’intercetto di Icardi in Juventus-Inter:
Segue il tweet furioso del Borussia Dortmund per il mancato rigore concesso a Dembelè:
https://twitter.com/BVB/status/831600344564105216
C’è poi il penalty inesistente concesso al Bayern Monaco nell’andata dei quarti di finale con il Real Madrid:
Servizio a cura di Antonio Fusco
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