In un periodo storico dove lo stadio può assumere spesso il significato di violenza più che di fratellanza, ci sono loro. Loro chi? La risposta è semplice, i tifosi di Napoli e Genoa. Un gemellaggio forte, storico. Sulle tribune del ”Ferraris” le sciarpe rossoblù andavano ad intrecciarsi con quelle azzurre e viceversa. Nella gradinata Sud, quella occupata dai tifosi della Sampdoria quando i blucerchiati giocano in casa, ieri c’era una macchia d’azzurro. Tanti i napoletani presenti, non erano soli però, per l’appunto con loro, seppur in parte minore i ”fratelli” genoani. Questa una foto che lo evidenzia in maniera netta: ieri c’era la curva del Napoli. Oltre al gemellaggio, ha inciso molto il cammino convincente degli uomini di Sarri, che in questa stagione erano arrivati a mettere 7 vittorie di fila tra campionato ed Europa League. Ciò ha spinto molti napoletani a muoversi in direzione Genova per assistere alla partita.
Un’altra piccola soddisfazione è l’avvicinarsi al Napoli di un pubblico, che seppur ci fosse stato in precedenza, non avrebbe mai potuto mettersi in evidenza come adesso. Ci riferiamo alla comunità albanese, presente in quel di Genova. Evidentemente l’arrivo di Elseid Hysaj in azzurro ha influito sulla cosa e non poco. Ecco una foto che lo dimostra, semplici gli ingredienti: sciarpa azzurra al collo e sciarpa inneggiante all’Albania ben in evidenza.
Il calcio senza i tifosi non potrebbe esistere. Fino a prova contraria, il calcio è uno spettacolo. Avete mai visto uno spettacolo teatrale senza pubblico? Probabilmente no, evento più unico che raro. Il calcio è passione, e c’è qualche posto dove riesce a diventare magia. A Marassi ieri è andato in scena uno spot per tutti.
Salvatore Garofalo
