Prove tecniche di campionato: perché le amichevoli a questo servono, per verificare gli uomini e gli schemi, per tastare il gruppo e spingerlo a ripassare le lezioni. Ore 21, stadio san Paolo: c’è l’Olimpiacos e però bisognerà pensare al Palermo, al modo in cui affrontarlo, in una prima giornata da attraversare nell’emergenza – fuori Zuniga, Dossena e Pandev – e con le scorie di Pechino che ancora s’avvertono. Si gioca e si simula ciò che dovrà essere: fa niente se non ci sarà Cavani, stasera; ma intanto Vargas potrà provare eventualmente a spingere il Napoli alla decisione e comunque apprezzare il clima del san Paolo.
TITOLARISSIMI – Si ricomincia da chi conosce lo spartito, da chi è in grado di garantire certezze: e allora, De Sanctis tra i pali; Campagnaro e Cannavaro a guidare la difesa e a spargere serenità intorno a Britos, alla ricerca della condizione migliore e dei meccanismi della retroguardia a tre nella quale si è imbattuto a Napoli e con la quale ha dimostrato di avere relativa confidenza.
E poi, sugli esterni, nel calcio di Mazzarri l’epicentro di ogni idea sia essa difensiva o offensiva: da una parte, quella destra ovviamente, Maggio, e dall’altra Aronica, uomini che conoscono i movimenti nei loro più segreti dettagli. E’ il passato che ritorna, perché gli esperimenti da domenica prossima andranno evitati e le risposte dovranno essere immediate, e Mazzarri preferisce andare sull’usato sicuro, senza rischiare alcuna ipotesi non contemplata nel copione.
TURN OVER – I dubbi però esistono e perl il momento vanno tenuti in frigo: l’intermedio di destra, sulla carta, potrebbe (dovrebbe) essere Behrami, divenuto di fatto un jolly di metà campo, però Dzemaili ne sa di più, ha un anno di rodaggio napoletano nella testa e nelle gambe, può essere d’impatto immediato e comunque ha già avuto modo di recitare al fianco di Inler e di Hamsik, di comprendere i meccanismi e di sapere come regolarsi nella fase di interdizione ed in quella di rilancio. Dunque, stasera tocca a lui, che va a sistemarsi al fianco di Inler, ovviamente regista, con Hamsik che invece fa il mezzo sinistro e si cala in una posizione che gli è già appartenuta; poi a Palermo si vedrà: i sette giorni che condurranno alla sfida con i rosanero saranno utilizzati per scorgere altre soluzioni, per capire quali siano le motivazioni di Gargano e quale il suo destino.
MEGLIO GIOVENTU’ – Ma è la serata di Lorenzino Insigne, il figliol prodigo riportato a casa dopo due stagioni trascorse a scuola di tagli e diagonali da Zeman: e, c’è da scommettere, la curiosità morbosa di Fuorigrotta sarà principalmente concentrata sull’attaccante, destinato a sostituire Pandev a Palermo. La rivoluzione totale avverrà in attacco: Cavani stavolta è in vacanza, avendo speso – e quanto – tra preparazione olimpica e gare londinesi e poi non avendo il macedone alla «Favorita» , Mazzari va a riprovare ancora Vargas in posizione centrale, terminale offensivo alla Pato prima maniera, un modo originale per esaltare la velocità di una punta che perlatro tra sette giorni potrebbe non esserci. Ma a quel punto tornerebbe el matador al quale non ci sarà bisogno di spiegare nulla.
Ecco come il Napoli dovrebbe scendere in campo contro l’Olimpiacos:
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
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