Poche presenze e zero goal in nazionale, così come sono pari a zero anche le esperienze nelle grandi squadre. E considerato il fatto che con i suoi 28 anni Leonardo Pavoletti non può più essere considerato calcisticamente giovanissimo, i dubbi e i punti interrogativi sul suo ormai certo trasferimento al Napoli si sprecano ancor prima dell’ufficialità del club azzurro.
Però, a ben vedere, se c’è una cosa che l’attaccante del Genoa (ma ancora per poco) sa fare nella vita è proprio ciò per cui De Laurentiis e Giuntoli (oltre a Sarri) hanno deciso di dargli fiducia: segnare, segnare e segnare. In termini generali, ma in particolar modo in rapporto ai minuti giocati.
La media goal stabilita in Serie A nelle ultime due stagioni da Pavoletti è altissima: una rete ogni 131 minuti, ovvero, più o meno, a partita e mezza. Il computo totale parla di 24 realizzazioni in 3124 minuti dalla stagione 2014/15 a oggi: una con la maglia del Sassuolo, le altre 23 con quella rossoblù, diventata per il centravanti di origini livornesi una specie di seconda pelle.
Il dato curioso, però, è semmai un altro: terzo in questa speciale classifica, Pavoletti è preceduto da Gonzalo Higuain (un goal ogni 108 minuti) e da Manolo Gabbiadini (uno ogni 130). Ovvero il bomber che lo scorso anno ha permesso al Napoli di sognare lo scudetto per larghi tratti della stagione e quello che, tra tante panchine e un po’ di malinconia, quest’anno non è riuscito a raccoglierne lo scettro.
A seguire, poi, ecco altri attaccanti della massima serie che respirano goal, più che segnarli: l’interista Mauro Icardi, il romanista Edin Dzeko e il granata Andrea Belotti, speranza non solo del Torino ma dell’intero movimento calcistico italiano.
Davanti a tutti però ci sono loro: Higuain, Gabbiadini, Pavoletti. Ovvero il passato, il presente (anche qui, ancora per poco) e il futuro del Napoli. Come dire che gli azzurri di attaccanti che sanno fare il proprio mestiere se ne intendono: il predecessore del Pipita, non per nulla, era un certo Edinson Cavani, un altro che con le reti avversarie ha sempre avuto un rapporto privilegiato.
Proprio questo si attende il Napoli da Pavoletti: goal e ancora goal, specialmente fino a quando Milik non completerà il proprio percorso di recupero. E non è forse casuale la modalità di pagamento scelta dal club partenopeo e dal Genoa per concretizzare la trattativa: in Liguria andranno 16 milioni di euro più due di bonus. Relativi a cosa? A un eventuale approdo dell’attaccante in doppia cifra.
Fonte: Goal.com
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