Gervinho segna il 3-2 a tre minuti dalla fine. Ma il Napoli è in piena corsa per la finale di Coppa Italia, tra sette giorni retour match al San Paolo. Higuain e Mertens sono i leader invocati da Benitez. L’argentino e il belga, due colpi devastanti che riportano in quota il Napoli nel primo round della semifinale. Il Pipita colpisce ancora all’Olimpico dopo la doppietta alla Lazio e il gol con l’Argentina all’Italia: rete con l’aiuto involontario di Benatia e De Sancits. Mertens appena entrato firma un gol capolavoro tagliando in due centralmente la difesa dalla Roma. Secondo tempo di altissima qualità e di grande livello. Il Napoli cambia marcia e recupera il doppio svantaggio. Nel momento più difficile, mostra carattere, ritrova in pieno le sue convinzioni ed esalta al meglio il suo grande potenzialità offensivo. La rete di Higuain dà la scossa di adrenalina agli azzurri che si liberano di ansie e paure e tornano a giocare con fluidità ed efficacia. Roma-Napoli è partita vera. Anzi verissima. Come la sfida di campionato, anzi ancora di più. Bella partita, tante occasioni da reti, soprattutto nella seconda fase di partita quando gli spazi sono più larghi. Più tattico il primo tempo ma comunque vivo. Concreta la Roma. Soprattutto negli ultimi venti metri. Spigliato il Napoli però poco incisivo sotto porta. La differenza sta innanzitutto qui, oltre che nella diversa interpretazione della fase difensiva. Decisi i giallorossi anche nelle situazioni più disperate, vedi il salvataggio iniziale di De Rossi (4′ pt) sulla palla di Insigne indirizzata a Higuain. Troppo disinvolti invece i centrocampisti e soprattutto i difensori di Rafa in fase di non possesso, vedi le due reti della Roma. Sul primo gol c’è troppa libertà lasciata a Totti per la sua apertura spettacolare (Jorginho?), ma ampiamente conosciuta, e chiusura inefficace di Reveillere che viene sorpreso alle spalle dall’attaccante ivoriano (13’ pt), in leggera posizione di fuorigioco, però, al momento della partenza. Troppa libertà anche a Strootman nell’azione del raddoppio (31′): l’olandese, dopo palla persa di Hamsik, pesca il jolly dai venti metri ma non c’è nessuno ad infastidirlo. Ci sono tutte le stelle. Garcia non rinuncia a Totti. Benitez si affida a Hamsik e Higuain. C’è anche Jorginho e per l’infortunio di Reveillere dopo una ventina di minuti gioca anche il franco-algerino Ghoulam. Le migliori formazioni quindi per il primo round di semifinale. L’approccio del Napoli è giusto, vivaci gli azzurri, in maniera particolare Insigne a sinistra. Il Napoli arriva spesso palla al piede al limite dell’area avversaria in situazioni di superiorità numerica ma non fa sufficientemente male a De Sanctis. La Roma invece colpisce al vero primo tentativo e può così ancora di più giocare la partita che predilige, attenta copertura degli spazi e ripartenze velocissime. Il Napoli però tiene il confronto e soprattutto Higuain si fa sentire: produce due giocate simili con dribbling secco e palla bassa a forte in mezzo, tutte e due le volte Callejon ci arriva con un pizzico di ritardo. Il Napoli gioca ma non segna, la Roma di Garcia colpisce al secondo vero tentativo pericoloso. La ripresa si apre con l’episodio favorevole al Napoli. Decisivo ancora Higuain, si fa vedere tra i difensori, riceve palla da Insigne, tira forte, la deviazione di Benatia tradisce De Sanctis (1′ st). Gli azzurri spingono ancora e mettono pressione a De Sanctis. Ma la Roma si ripropone con la stessa decisione e anche Reina corre diversi brividi. Con il passare dei minuti gli spazi si allargano e si nota ancora di più la qualità tecnica di Roma e Napoli. Entrano forze fresche, Pjanic e Destro. La mossa decisiva è Mertens per uno stanco Hamsik. Il belga entra e firma il 2-2. Poi colpisce ancora Gervinho.
Fonte: Il Mattino
