Tutto è cominciato con le dichiarazioni di Francesco Acerbi alla tv ufficiale della Lazio. Il difensore, in vista della sfida contro il Milan, aveva osservato come “a livelli di singoli, non ci fosse paragone tra le due squadre”. Una battuta che non è andata giù a qualche giocatore rossonero, in particolare Tiemoué Bakayoko, che aveva sfidato l’ex di turno, dandogli appuntamento per il match di San Siro con un tono di sfida. Il Milan ha vinto e, a fine partita, Acerbi ha scambiato la sua maglia con quella di un avversario. Peccato che proprio la casacca indossata dal giocatore biancoceleste sia stata portata sotto la Curva Sud da Kessie e Bakayoko per un preciso motivo: deridere l’avversario. E Acerbi non ha perso l’occasione per commentare l’episodio attraverso il proprio profilo Twitter, postando l’immagine incriminata: “Sono dispiaciuto perché ho scambiato la maglia per mettere fine alla questione, fomentare odio non è sport ma un segno di debolezza”.
Sono dispiaciuto perché ho scambiato la maglia per mettere fine alla questione, fomentare odio non è sport ma un segno di debolezza.#Acerbi #Ace #CMonEagles pic.twitter.com/hgZwt12py6
— Francesco Acerbi (@Acerbi_Fra) April 13, 2019
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