ROMA – Più veloce che a Valencia, ma il gp di Spagna non c’entra nulla. Parliamo di Rafa Benitez, dei suoi due titoli di Liga vinti all’inizio degli anni Duemila – dimostrando che era possibile infrangere il duopolio Real-Barça – e della sua straordinaria partenza con il Napoli, alla seconda esperienza in Italia dopo i mesi vissuti al timone dell’Inter. Quando parliamo del Rafa più veloce di sempre facciamo riferimento alla sua attuale media che è di 2,71 punti a partita. La logica pallonara e le leggi della matematica suggeriscono che, sulla proiezione di 38 giornate, questa media è destinata ad essere ritoccata al ribasso di qualche decimale, tuttavia è uno straordinario punto di partenza. Nella sua miglior stagione al Liverpool, quella 2008-09 chiusa con un secondo posto a -4 dal Manchester United, la squadra di Benitez aveva viaggiato ad una media di 2,26 punti a partita. Molti, ma non sufficienti a vincere il titolo. A Valencia, negli anni del doppio trionfo in Liga (2002 e 2004), la sua formazione aveva viaggiato intorno ai due punti a partita di media: 1,97 e 2,03. C’è un buon margine da gestire, ricordando che un anno fa la Juve chiuse a quota 87, con 2,28 punti a partita. La media su sette giornate di campionato rapportata al passo tenuto per tutta una stagione dà solo un’indicazione. Volendo confrontare le partenze di Benitez nelle tre stagioni precedenti appena citate, viene fuori che dopo sette giornate lo spagnolo ha gli stessi punti del bis di Valencia, 6 più del 2001-02 (allora 3 vittorie e 4 pareggi) e un +2 rispetto alla miglior stagione al Liverpool (5 vittorie e 2 pareggi).
IL CONFRONTO – La partenza perfetta esiste, sette vittorie su sette. Rudi Garcia si gode la media tonda tonda dei 3 punti e fa in conti con il passato, in particolare con quel +16 rispetto alla stagione 2010-11, quella con il Lilla campione di Francia: allora ottenne 2 vittorie e 5 pareggi nelle prime sette giornate, poi alzò il ritmo fino a chiudere la stagione con una media di 2 punti a partita, in perfetta media inglese. In carriera, il passo in campionato di Garcia e Benitez è molto simile: 1,66 punti a partita per il francese, 1,71 per lo spagnolo. Rafa è penalizzato dall’aver disputato più partite e anche dai risultati poco brillanti nella prima parte della sua carriera. Qualche differenza in più, però, emerge nell’andamento della media-partita anno per anno: Garcia ha raggiunto una sola volta i 2 punti a gara e ha vinto il titolo, Benitez ha superato la soglia ideale della media inglese tre volte (e una quarta l’ha mancata per 3 centesimi…) ottenendo un primo, un secondo e un terzo posto.
STIMA – Intervistato dal Tg1, Rafa Benitez ieri ha espresso parole di stima nei confronti di Garcia: «E’ un allenatore molto intelligente che conosco bene. Quando ero a Liverpool ho giocato contro il suo Lilla ed è sempre difficile affrontare le sue squadre». Due i precedenti a cui fa riferimento Benitez, Europa League 2009-10: una vittoria per parte. Questa volta si ritrovano di fronte per il primo posto in classifica: «La Roma ha un vantaggio rispetto a noi: giocano solo una volta alla settimana, mentre noi abbiamo la Champions e questo conta molto. Da quando siamo tutti e due in Italia non abbiamo ancora avuto modo di scambiarci le nostre idee. La Roma è una squadra forte e pericolosa che ha trovato il suo giusto equilibrio. Sarà per il Napoli una partita difficile, anche se non non abbiamo paura di nessuno e se facciamo le cose come sappiamo possiamo battere chiunque».
fonte: Corriere dello Sport
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