Napoli è una delle poche città al mondo che è capace di riprodursi, portare in giro per il mondo la sua cartolina, spaccati di vita, abitudini, sentimenti e attaccamento ai colori. Naturalmente quelli biancoazzurri, del Napoli che va in campo ad Oporto stasera per gli ottavi di finale di Europa League. Un legame viscerale tra la napoletanità, soprattutto quella all’estero e lontana dalla propria terra, e la squadra è una questione di cuore, d’anima. Quella che non ti dimentichi anche quando a Napoli ci sei passato e soprattutto hai giocato con quella maglia che fa sognare tutti i tifosi. Proprio come Josè Luis da Cruz Vidigal, centrocampista del Napoli dal 2000 al 2004, che stasera ha cantato, infornato pizze e discusso di calcio al ristorante Pulcinella di Antonio Mezzero a Matosinhos, comune portoghese di poco più di centomila abitanti situato nel distretto di Oporto, a 5 chilometri dallo stadio Do Dragao. La serata è guidata dai colleghi di Tv Luna che allestiscono uno studio popolare nel cuore del ristorante. Tra una Margherita e l’altra, si parla del Napoli, si guardano i gol di Mertens, Callejon e Higuain e Vidigal, che oggi in Portogallo fa l’agente Fifa e vorrebbe incontrare proprio De Laurentiis e la dirigenza azzurra per parlare di giovani talenti portoghesi, dice la sua sulla sfida del Dragao: “Il Napoli deve aspettare il Porto, sono loro che devono fare la partita, gli azzurri devono colpire nei momenti giusti”. Il pensiero poi non può non andare al centrocampista più discusso del Napoli di Benitez, Gokhan Inler: “Deve liberarsi dalla valutazione di 18 milioni e anche il vostro giudizio non deve essere condizionato da quella cifra”. Ad un certo punto il calcio lascia i tavoli del ristorante e si chiude in piena tradizione napoletana con Vidigal a cantare con tutti i tifosi azzurri “O surdat ‘nnamurat”. Si comincia a far festa ad Oporto, sperando che si continui al Dragao.
Ecco il video con Vidigal che canta O surdat ‘nnamurat:
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Dal nostro inviato ad Oporto Ciro Troise
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