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Forte, l’allenatore dello Young Boys, rivela: «Ho sorriso vedendo Callejon eHiguain in panchina»

Sulla prestazione degli azzurri «A causa del turnover saltati alcuni automatismi»

È da sempre tifoso del Napoli, come ha detto lui stesso. Ieri però gli ha fatto un brutto scherzo. Un uno-due nella ripresa che significa Europa League riaperta. Uli Forte, tecnico dello Young Boys, più forte, per una serata, di Rafael Benitez. Ma sa benissimo di non aver incontrato il vero Napoli. «Higuain? Mi aspettavo giocasse, meglio così. Sono stato molto contento, una volta vista la formazione, di vedere Callejon, Hamsik ed Higuain tutti in panchina». Questo dunque il leit motiv della partita. «Il Napoli? Qualche automatismo è andato perso a causa del turnover. Questa è stata la chiave per vincere, oltre alla grinta dei nostri ragazzi». Forte rilancia la sfida per il passaggio del turno, ristretta alla squadra, al Napoli e allo Sparta Praga. «Ca’ nisciun è fess l’ho detto per far capire che so parlare italiano. Abbiamo giocato a sprazzi molto bene, anche contro il Basilea, non ci siamo mai arresi. Per noi è importantissimo fare questi 3 punti permetterci in corsa per la qualificazione in Europa League. Non vogliamo uscire al primo turno». Gioia, dunque, per Uli Forte, chiare origini italiane. Delusione, invece, per le centinaia di altri immigrati in Svizzera e anche in Germania. Lo Suisse Stadium a un paio di ore dal fischio d’inizio era a maggioranza azzurro, tanto che il pullman del Napoli è  stato applaudito mentre quello dei padroni di casa è stato fischiato. Una spedizione di 2500 supporters azzurri, pieno il settore alla sinistra della tribuna. Un’onda festosa su Berna fin dalla mattina. La foto d’obbligo davanti alla torre dell’Orologio, altri scatti nella piazza del Parlamento e lungo tutte le vie più caratteristiche del centro storico. Una birra al pub, un assaggio di cioccolata, un gadget dello Young Boys per ricordare la sfida. In tram con il numero 9, quello che porta dritto davanti allo stadio in dieci minuti dal centro della città.Un altro salto al«FanShop», a due passi dall’ingresso della tribuna centrale, e poi tutti dentro lo stadio. Molti napoletani si sistemano anche nei distinti e sono arrivati qui dal Nord Italia, come quelli del club Ivrea. Sul megaschermo mezz’ora prima del match scorrono immagini di Maradona che palleggia al San Paolo e sale ancora più l’entusiasmo dei napoletani con il coro Diego-Diego. Berna si colora d’azzurro, molti più napoletani rispetto alla precedente trasferta di Bratislava e non solo per l’effetto delle due vittorie consecutive nel girone di Europa League e del primo posto a punteggio pieno. In Svizzera vivono e lavorano tantissimi napoletani. E tutti si sono dati appuntamento al Suisse Stadium per poter vedere da vicino gli azzurri. Stadio pieno,sono in ventimila. Sembra l’inizio di una festa, si trasforma nel peggiore degli incubi.

Fonte: Il Mattino

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