Napoli – Mah: Insigne o Callejon? De Guzman o Hamsik? L’Udinese, dunque solo l’Udinese, o anche il Palermo che poi arriverà al San Paolo dopo (appena) settantadue ore? Il test della vigilia soffre della sindrome del cuscino, perché ormai è dimostrato che quanto avviene in campo viene poi rivoltato dalle riflessioni dell’ultima ora: però c’è sempre una traccia di razionalità in quel che accade (ovviamente) e valutazioni che avvengono per dare un senso a qualsiasi scelta. Il data base di Benitez contiene qualsiasi dettaglio, pure quello apparentemente inutile: non c’è il minutaggio d’ognuno, ma i chilometri percorsi, i palloni giocati, la percentuale d’errore; una radiografia, insomma, a tutto campo. Il Napoli che viaggia verso il «Friuli» non ha Jorginho (affaticato) e neanche Mesto (idem come sopra) e poi ha anche una partita alle spalle e una all’orizzonte: gli esterni, per cominciare, sono quelli che spendono di più e non a caso qualcosa succederà.
FASCE NUOVE. Si cambia a destra e a sinistra, in difesa, con Maggio e Zuniga che possono avvicendare Henrique e Britos (i titolari in Europa League) e riprendere ciò che gerarchicamente gli appartiene: l’ipotesi è probabile ma guai pensare che sia sicura. E poi è tornato Ghoulam, magari si presenta con un tutore, però ha gamba e può avvertire il profumo e la tensione d’una partita, preparandosi per il Palermo. Comunque, linea difensiva intuibile.
META’ CAMPO. Da rivedere, non essendoci Jorginho: l’organico offre Gargano (in vantaggio) e poi David Lopez e anche – volendo – De Guzman, ma chi ha più gamba è l’uruguaiano, che non richiede stravolgimenti. Però si può cambiare la faccia del Napoli anche intervenendo tra le linee, andando a dosare le energie di chi ha speso ed ancora dovrà farlo, come Callejon, e rilanciando chi ha corsa e guizzi e versalittà come Insigne, che stavolta il ballottaggio lo fa a destra e non a sinistra. Una possibilità, una soltanto, va concessa a De Guzman, che volendo sa fare anche l’Hamsik, ma l’ultimo Marekiaro ha indotto Benitez a spaziare in un panorama differente rispetto al passato e quindi, alle spalle di Higuain, va a finire che resta tutto come sempre. Poi dipenderà dal cuscino…
Fonte: Corriere dello Sport
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