Alla vigilia dell’esordio stagionale in Coppa Italia, Claudio Ranieri incassa un nuova brutta notizia proveniente dall’infermeria, il secondo infortunio muscolare stagionale di Diego Forlan. Dopo lo strappo di ottobre al bicipite femorale sinistro (due mesi di stop), stavolta si è stirato il retto femorale destro. Gli esami ai quali si è sottoposto nel pomeriggio, per il prolungarsi di un fastidio avvertito già durante i pochi minuti giocati nel derby e “riesploso” ieri, hanno evidenziato una lesione tra il primo e il secondo grado. Questo significa uno stop tra i 20 e i 30 giorni. Il giocatore, inizialmente tra i convocati, è infastidito da questo guaio che arriva dopo la distorsione alla caviglia sinistra di inizio gennaio. Alle persone del suo entourage ha detto che non si tratta di un problema particolarmente serio e che vorrebbe tornare in fretta. Una volontà che potrebbe cozzare con quella dello staff medico che intende evitare ulteriori problemi. Ancora da valutare se svolgerà la riabilitazione ad Appiano Gentile (come probabile) o se volerà al caldo, in patria, per qualche giorno. Di certo è a rischio per il match d’andata di Champions League sul campo del Marsiglia, anche se lui a quella sfida non vuole mancare.
COPPA ITALIA -Stasera intanto contro il Genoa, Ranieri dovrà concentrarsi sul calcio giocato. La duplice parola d’ordine è sfruttare l’onda dei successi in campionato e continuare il trend positivo che l’Inter ha da qualche anno in Coppa Italia (6 finali e 4 successi nelle ultime 7 edizioni). I nerazzurri sono decisi a rispettare una tradizione che a San Siro li ha visti sconfitti per l’ultima volta nella coppa nazionale nel 2002 dal Bari (2-1). Da allora al Meazza hanno ottenuto 20 vittorie e 6 pareggi. «In Coppa Italia vogliamo fare bene – ha sottolineato il tecnico – perché abbiamo intenzione di andare avanti. Cercheremo di interpretare bene la gara per non discostarci dalla mentalità giusta che abbiamo trovato. Ci sarà un po’ di turn over perché ci sono dei giocatori che meritano di giocare e voglio dare loro un’opportunità, ma il risultato mi interessa tantissimo: dobbiamo vincere» .
RICORDO DEL DERBY -Lo scarso appeal della gara (ci si gioca comunque l’accesso ai quarti, in programma la prossima settimana al San Paolo contro il Napoli), il freddo che ha avvolto in questi giorni il nord Italia (previsti zero gradi stasera) e un San Siro dove il secondo e il terzo anello rimarranno chiusi fanno pensare a una partita con poche migliaia di spettatori. Tutto questo nonostante l’euforia per la vittoria nel derby. Questa euforia c’è anche ad Appiano e Ranieri sta lavorando perché non sia dannosa: «La squadra in passato ha dimostrato di saper gestire certi momenti di gioia perché qui tutti sanno vincere e vogliono continuare a farlo. Dopo esserci rialzati tante volte, è il momento di camminare e correre, senza fermarsi più» .
POSSESSO PALLA -L’Inter, che era stata spettacolare con il Lecce e il Parma, al derby ha vinto concedendo il 67% di possesso di palla agli avversari. Per qualcuno un piccolo neo, ma Ranieri non è tra questi: «Mi fa piacere che siamo diventati tutti spagnoli… – ha osservato sorridendo – ma io preferisco tenermi il 33% di possesso e vincere la partita. Dico due cose: in giro non vedo tante squadre che giocano un calcio stratosferico, a parte il Pescara di Zeman e poche altre. La seconda: credo che i nostri tifosi si siano divertiti e se riusciremo a fare venti partite simili al derby, forse vinceremo qualcosa. Abbiamo affrontato una grande squadra e siamo stati bravi a farla giocare come volevamo noi».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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