Mercoledì 5 giugno si terrà una tavola rotonda alla Federico II di Napoli incentrata sulle tematiche di “Calcio e Razzismo”: questo incontro rientra nella serie di iniziative collegate a Football Leader.
Ecco il comunicato ufficiale:
Torna ‘Lo Sport in Accademia’, la manifestazione organizzata dell‘Università degli Studi di Napoli Federico II, che rientra nel programma F2 Cultura.
Anche quest’anno, ‘Lo Sport in Accademia’ si fonde con Football Leader, il premio dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio– AIAC – che riconosce e celebra il valore della leadership nel mondo del calcio. L’appuntamento per il 2019 è nell’aula Azzurra del Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo, mercoledì 5 giugno alle 10.30. ‘Calcio e razzismo’, questo il tema su cui si confronteranno ex giocatori, arbitri, docenti, studenti ed appassionati di sport.
Ad aprire la mattinata saranno i saluti istituzionali del Prorettore dell’Ateneo federiciano, Arturo De Vivo, al tavolo dei relatori Renzo Ulivieri, Presidente AIAC, Aldair Nascimento do Santos, campione del mondo con la maglia del Brasile e bandiera della Roma, Gianpaolo Calvarese, arbitro, Sergio Brancato, docente di sociologia e storia dei media della Federico II, e Guido Trombetti, già Rettore dell’Ateneo federiciano. A moderare il tavolo sarà il giornalista Paolo De Paola.
L’incontro sarà, quindi, occasione di dibattito. Gli studenti federiciani avranno l’opportunità di porre domande ai protagonisti e dare vita a un confronto sui profondi valori dello sport, perfetto viatico per approfondire le ricadute sociali e culturali.
Il rispetto, il sacrificio, il lavoro sono elementi cardini del mondo dello sport ed è per questo che la Federico II ha voluto portarlo “in cattedra”.
Il progetto di Football Leader, inoltre, nasce dall’idea di proporre riconoscimenti alternativi, celebrativi delle doti tecniche e comportamentali di atleti e protagonisti dello sport. Non soltanto un premio per gli allenatori, ma anche per le eccellenze del calcio italiano: giocatori, dirigenti e personaggi che la giuria, composta da tutti i tecnici italiani, ritiene meritevoli di un plauso, per valore professionale ma anche umano
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