“Onoriamo i diffidati”, avevano cantato i calciatori del Foggia sotto la curva insieme ai propri tifosi al termine della gara di Coppa Italia di Serie D contro la Turris di mercoledì sera.
Nel video pubblicato sui social e diventato subito virale, si vedono proprio i rossoneri festeggiare con gli ultrà la qualificazione agli ottavi e, tra i tanti cori cantati, si sente anche quello dedicato ai diffidati.
Il messaggio è rivolto ai supporter colpiti dai Daspo nelle scorse settimane dopo gli incidenti della sfida tra Nocerina e Foggia, e per i quali le due curve hanno anche scioperato durante il match di Coppa Italia.
In attesa della Procura federale, che dovrà valutare quali provvedimenti adottare nei confronti dei calciatori, il Calcio Foggia 1920 si dissocia da quanto accaduto con un comunicato ufficiale:
“La società stigmatizza e si dissocia da quanto accaduto in quei pochi secondi di video amatoriale, realizzato al termine di cento minuti di gioco intensi, mentre i calciatori festeggiavano con i propri tifosi il superamento del turno di Coppa Italia di Serie D, sebbene con poca lucidità e consapevolezza. Ed è certa che, quanto accaduto, resterà soltanto un episodio che non avrà seguito, a maggior ragione dopo aver strigliato a dovere i propri tesserati, richiamandoli ad un maggior senso di responsabilità.
Tuttavia, l’accostamento da parte dei telegiornali nazionali del nome Foggia alla “Quarta Mafia” è inaccettabile ed offensivo nei confronti di una società giovane e sana e soprattutto di un’intera città fatta di gente perbene, che non merita questa generalizzazione. È lontano da ogni contesto sportivo. È strumentalizzare un qualcosa che, con l’argomento in questione e col gioco del calcio, non ha nulla a che fare.
Il club rossonero evidenzia, infatti, il pieno spirito di collaborazione instaurato con la Questura di Foggia su due argomenti fondamentali: sicurezza e ordine pubblico. A dimostrazione di ciò, vi è stato lo spostamento dell’orario della gara di Coppa, Foggia-Turris, inizialmente prevista alle ore 20:00 e poi disputata alle 18:00, proprio venendo incontro alle richieste della stessa Questura.
Il Calcio Foggia 1920 invita dunque tutti ad una profonda riflessione su quanto accaduto e sui termini utilizzati, certi che da questo momento in poi si tornerà a parlare soltanto di calcio giocato, perché alle cronache nazionali ci si arriverà per raccontare le nostre imprese sportive”.
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