E’ la coppia di attaccanti su cui Benitez confida ciecamente per questa volata invernale. Dipendesse da lui li farebbe giocare entrambi. Ma c’è Callejon che si è rivelato fondamentale per gli equilibri della squadra per cui resta un maglia per due concorrenti.
SEMPRE PRESENTE – Insigne, che ha partecipato a tutti gli incontri seppure non sempre dall’inizio, dopo la gara con la Juve ha spedito un segnale chiaro al tecnico spagnolo: è in netta ripresa atletica. Scalpita per trovare il primo gol in campionato e smania dalla voglia di rifilare un’altra rete al Borussia dopo quella dell’andata. Ma ha caratteristiche diverse dall’olandese. Più fantasista, più capace di creare superiorità numerica, imprevedibile negli ultimi venti metri.
SPAZI APERTI – Mertens, invece, è abile nelle controfughe, micidiale in campo aperto, impeccabile come assist man. Vanta tre presenze in meno in campionato rispetto ad Insigne. Ma in Champions, Benitez l’ha impiegato dal primo minuto proprio fuori casa, a Marsiglia, e lì il belga si rese protagonista dell’assist a Zapata. Idem al ritorno con i francesi: servizio al bacio per Higuain. Don Rafa si trova quindi davanti al dilemma tattico più imbarazzante: cominciare con Insigne e poi inserire Mertens? O viceversa? La scelta sarà esclusivamente tattica. Sarà l’allenatore d il suo staff, dopo aver esaminato attentamente le gare interne del Borussia, con chi iniziare la gara. Mentre con il Parma è quasi sicura una staffetta tra i due e non importa chi comincia per primo. L’importante è dosare le energie dei due esterni in modo da poterli avere al massimo per mercoledì ed effettuare la scelta più opportuna senza alcun condizionamento sullo stato di forma di entrambi.
Fonte: Corriere dello Sport.
