Reperire nuovi talenti da inserire nelle squadre di calcio sembra una sfida contro il tempo, specialmente quando le condizioni del calciomercato si fanno più stringenti. I talent scout di tutto il mondo hanno un gran daffare tra campetti sperduti di periferia e polverosi quartieri in giro per i continenti. Tuttavia, è proprio da quelle parti che spesso emergono i migliori giovani talenti che possono fare la differenza anche all’interno della rosa di squadre di tutto rispetto.
Dalle Stalle Alle Stelle: Il Caso Osimhen
Victor Osimhen, nigeriano nato in una famiglia estremamente povera, vagava tra le auto in attesa ai semafori per racimolare qualche cosa da portare a casa. Ad un certo punto, fortuna vuole che le sue innate capacità col pallone gli attirano le attenzioni di un agente che lo porterà in Bundesliga ad appena 18 anni.
Ecco che il giovane Osimhen approda ad un mondo totalmente nuovo e scintillante ai suoi occhi di ragazzo cresciuto prevalentemente per strada. Dalla Bundesliga al prestito allo Charleroi il passo è breve.
Poi, dallo Charleroi il calciatore nigeriano passa al Lille, che lo acquista per una cifra niente male: ben 12 milioni di euro. E l’investimento pare dare i suoi buoni frutti, visto che Osimhen si rivela un elemento dalle ottime capacità tecniche, insomma, uno dei migliori componenti della squadra: giovane, motivato, eccellente nella corsa, abile nei passaggi… cosa chiedere di più?
Con il Lille, Osimhen regala ai tifosi una bella stagione e le soddifazioni non finiscono qui, né per il giocatore né per i suoi fan. Infatti, l’attaccante è un giovane in piena crescita professionale, recettivo, attento, pronto ad imparare per migliorarsi. Queste caratteristiche dell’approccio al calcio da parte di Osimhen spiegano la sua graduale ed irrefrenabile scalata al successo. Qualche dato? Considerate che con la Nigeria under 17 ha collezionato la vittoria al Mondiale di categoria, concludendo ben 10 goal e 2 assist in 7 partite. Inoltre, Osimhen si è aggiudicato anche il trofeo Scarpa d’Oro e il Pallone d’Argento nel torneo giocato in Cile.
Il valore dell’uomo sale vertiginosamente, tanto che il Napoli lo avrebbe acquistato per 68 milioni di euro dal Lille, stando alle dichiarazioni di Oliver Létang, il nuovo presidente della squadra francese.
Largo Ai Giovani Agli Australian Open
Interessanti sono i rivolti della più ambìta competizione di tennis del mondo, gli Australian Open ogni anno a gennaio regalano esilaranti novità ai tifosi di questo blasonato sport. La competizione di Melbourne si sta rivelando come sempre ricca di novità, soprattutto per quanto riguarda i talenti giovanili in campo.
Il nostro connazionale Matteo Berrettini, al momento numero 7 nel mondo, spicca tra tutti per gli ottimi risultati delle passate stagioni, ma è forse la sfida con lo statunitense Brandon Nakashima che ha dimostrato le abilità techniche del tennista azzurro; abilità che non hanno tardato ad emergere anche con l’incontro con il macedone naturalizzato statunitense Stefan Kozlov.
Eppure, Berrettini pare non abbia avuto grandi chance di far emergere il proprio talento fino a qualche anno fa, quando era ancora considerato al pari di altri giovani tennisti come Alexander Zverev o Stefanos TsiTsipas. L’italiano, che già a 14 anni disputava match under 18, era approdato soli due anni dopo nel 2014 alla finale juniores degli Australian Open, per poi replicare a Wimbledon e, infine, all’Orange Bowl contro TsiTsipas.
Il talento di Berrettini pare procedere più speditamente di un treno ad alta velocità: già nel 2017 il tennista di casa nostra raggiunge la posizione 115 al mondo. Ciononostante, mentre tutti si aspettavano una magica esplosione da un momento all’altro, Berrettini si è adagiato sulla posizione raggiunta, senza mai emergere veramente, fino alla vittoria del Challenger a Columbus: da lì, il nostro rappresentante ha ricominciato a puntare in alto con altre due vittorie a Charlottesville e Champaign.
Quattro Italiani Nella Top-100 Di ESPN
Secondo il sito americano ESPN, specializzato in basket, tra le posizioni guadagnate dai 100 migliori prospetti giovanili 2022 compaiono, insieme al già acclamato Paolo Banchero, altri quattro connazionali. A questi ultimi potrebbe svelarsi la possibilità di partecipare all’NBA a partire dalla prossima stagione:
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Matteo Spagnolo (numero 49)
Il giovane classe 2003 proviene dalla Vanoli Cremona, con la quale sta già facendo parlare di sé. Appena 18enne, Spagnolo potrebbe seriamente ricevere una chiamata al secondo giro al Draft. Tutti gli sguardi sono puntati su di lui con la speranza che riesca a mantenere il livello di gioco attuale; -
Gabriele Procida (numero 56)
Giocatore della Fortitudo Bologna, il 19enne Procida potrebbe trovare nella stagione 2022 la chance per emergere fino al livello NBA: infatti, il contratto con il Fortitudo Bologna contiene una clausola NBA a fine stagione; -
Abramo Canka (numero 82)
Fresco di trasferimento al Lokomoti Kuban, Abramo Canka potrebbe usare quest’opportunità per concludere al meglio la stagione ed avvicinarsi alle migliori posizioni al Draft. Il cestista 19enne, di padre senegalese e madre albanese, ha tra le mani un contratto di quattro anni con il Lokomoti Kuban; -
Giordano Bortolani (numero 88)
Classe 2000, esordiente nel 2017 con gli Olimpia Milano, ha debuttato in Nazionale per l’incontro di qualificazione al Campionato Europeo maschile di basket 2021, segnando contro la Russia ben 3 punti.
Bortolani è uno dei talenti giovanili più promettenti: basta ricordare che alle qualificazioni Euro 2022 a Perm’, in Macedonia del Nord, è riuscito a mettere insieme la bellezza di 11 punti.
I talent scout hanno, a quanto pare, abbondanti promesse da cogliere sul mercato delle varie discipline sportive. Per ogni stagione che si chiude, c’è sempre una nuova stella da scoprire e portare in campo.
