La settimana scorsa vi abbiamo proposto un confronto tra il Napoli e le due capoliste attuali, Fiorentina ed Inter, in termini di presenze e impiego da parte dei rispettivi allenatori (Clicca qui per leggere l’articolo). Dalla nostra analisi si evinceva, non solo un impiego maggiore da parte di Sarri dei titolarissimi, rispetto alle altre due pretendenti, ma anche un gamma di alternative inferiore rispetto alle rose a disposizione di Sousa e Mancini. Oggi, invece, ci occupiamo di un’altra analisi che mette a confronto il Napoli attuale con l’ultimo Napoli di Mazzarri, stagione 2012/13, ovviamente considerando i dati delle prime 12 di campionato e delle prime quattro di Europa League.
Quello di Mazzarri è passato alla storia come il Napoli di Cavani, anche perchè Lavezzi disse addio in estate, accasandosi al PSG. Anche in quel Napoli, come in questo di Sarri, c’erano i cosiddetti ‘titolarissimi’. In effetti il termine è stato coniato proprio dal tecnico di San Vincenzo. Eppure i dati lasciano intendere che quelli attuali siano ancor più ‘titolarissimi’ di quelli che furono. Già, perchè, come è noto, tra campionato ed Europa League, in sedici partite totali ben 9 azzurri hanno superato i 1000 minuti di impiego. Con Mazzarri, invece, solo Hamsik, De Sanctis, Cannavaro, Maggio, Cavani e Campagnaro, gli altri tutti al di sotto. Stiamo senza dubbio parlando di due Napoli diversi con due allenatori diversi, ma soprattutto, di moduli diversi. Mazzarri schierava il suo classico 3-5-2 e in rosa non aveva molti attaccanti (Cavani, Pandev, Insigne e Vargas), mentre tra centrocampo e difesa il Napoli risultava abbastanza completo, almeno in termini numerici. Sarri, invece, schiera un 4-3-3 e in attacco può contare su una batteria che fa invidia all’Europa intera. Mancano delle alternative a centrocampo, dove Sarri conta solo David Lopez come alternativa sia ad Hamsik che ad Allan (Chalobah è stato definito ancora acerbo) e con Valdifiori regista di coppa a far rifiatare Jorginho. In difesa, invece, la coperta risulta corta, riguardo ai centrali Sarri ne ha utilizzati solo tre: Albiol, Chiriches e Koulibaly. Henrique non ha ancora trovato spazio ma potrebbe tornare utile viste le difficoltà relative al suo esoso ingaggio per un eventuale cessione a gennaio e Luperto potrebbe essere lanciato per la prima volta nelle due gare di Europa League in cui il Napoli è già qualificato ai sedicesimi. Sulle fasce a destra ci sono Maggio e Hysaj mentre a sinistra la situazione è in via di definizione: Ghoulam è il titolarissimo, Strinic da poche settimane ha convinto l’allenatore a puntare anche su di lui mentre Zuniga è fuori rosa in attesa di una sistemazione.
Da ricordare la gestione della rosa da parte di Mazzarri che in Europa League schierava il ‘Napoli 2’, altra differenza sostanziale con la gestione attuale. Quel Napoli, in 4 partite della competizione europea, collezionò due vittorie e due pesanti sconfitte con PSV e Dnipro. Sarri, invece, ha già archiviato i discorsi qualificazione e primo posto, mettendo a segno 4 vittorie su altrettante gare e riuscendo a dare un’identità brillante alla sua squadra nonostante i vari cambi di formazione realizzati.
Paragonando le due rose è evidente che il Napoli attuale sia più forte dell’ultimo Napoli di Mazzarri, che aveva una gestione della rosa più ampia rispetto a quella di Sarri. L’ex allenatore dell’Inter utilizzò 21 giocatori su 25 a disposizione in quello scorcio di stagione iniziale, lasciando a secco solo i giovani Roberto Insigne e Bariti e i veterani Grava e Colombo. Se si esclude l’allora acerbo El Kaddouri, visto solo in due occasioni e per 90′ totali in Europa League, il giocatore che collezionò meno minutaggio fu Britos con ben 270 minuti giocati. Sarri, invece, ha utilizzato un blocco base di nove giocatori che supera i 1000 minuti, quindi tre in più rispetto ai sei di Mazzarri, ha mandato in campo ventuno giocatori proprio come il collega di San Vincenzo ma c’è chi ha avuto veramente pochi minuti a sua disposizione. Diciotto giocatori hanno superato i duecento minuti mentre Gabriel, Strinic e Chalobah insieme ne hanno totalizzati sono 172. Sono poi ben sei i giocatori mai utilizzati a differenza dei quattro di Mazzarri ma bisogna precisare che in questo dato influisce la scelta societaria di escludere dal progetto tecnico Zuniga e De Guzman. Da Mazzarri a Sarri, si va oltre i titolarissimi perchè “in diciotto si può fare un colpo di stato, figuriamoci se non si può affrontare una stagione”
Ecco le due rose a confronto:
SSC NAPOLI 12/13
SSC NAPOLI 15/16
Servizio a cura di Stefano D’Angelo (Twitter: @StefaDAngelo)
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