La malasuerte che sta perseguitando sul campo Edinson Cavani, tenendolo a secco di gol come mai prima d’ora in carriera, si è materializzata ieri mattina anche nella sede centrale del Banco di Napoli e nella sede legale del Calcio Napoli: l’ufficiale giudiziario ha notificato un pignoramento da quasi 60mila euro sul conto del calciatore. Nel gergo legale si tratta di un pignoramento presso terzi, per equivalente, in base ad un decreto ingiuntivo esecutivo emesso dal giudice Barbara Tango a carico del bomber. L’accusa: mancato pagamento di alcune rate del fitto dell’ex casa di Pozzuoli, sulle sponde del lago Lucrino. Una villa su tre livelli, presa in affitto nel 2011 con un contratto da 3mila e 800 euro mensili. Un buen retiro a pochi passi da quella che viene ribattezzata in suo onore «Rotonda Cavani», nel cuore del Principato di Lucrino. Ma l’idillio dura fino all’arrivo dei ladri, che approfittano dell’assenza del bomber di Salto per impegni con la Nazionale in Uruguay e gli svaligiano la casa. È un duro colpo per Edinson e sua moglie Soledad. Con il piccolo Bautista decidono di traslocare in via Tasso.
E qui comincia la querelle legale: la proprietaria di casa, attraverso l’avvocato Antonino Garofalo, chiede il pagamento delle mensilità che continuano a maturare per il mancato rilascio ufficiale dell’immobile malgrado il trasloco. Un tentativo di conciliazione va a vuoto e il 14 gennaio scorso arriva il decreto ingiuntivo. Ieri, invece, l’ufficiale giudiziario ha notificato il precetto di pignoramento sul conto bancario personale del bomber e alla SSC Napoli, in via Del Maio di Porto, congelando in via cautelativa la somma di circa 60mila euro sulle voci di bilancio relative a stipendi, bonus partita e diritti di immagine del Matador.
«Confermo che la mia assistita – dice l’avvocato Antonino Garofalo – pur essendo nel pieno diritto di procedere esecutivamente in danno del calciatore Cavani, ha tentato in ogni modo di evitare la procedura di pignoramento ormai avviata. Evidentemente Cavani è stato male consigliato fin dall’inizio di questa storia». Un atto divenuto esecutivo ieri mattina. «Non sapevo del pignoramento e in ogni caso, non si è mai entrati nel merito della causa – sottolinea l’avvocato di Cavani, Gennaro Famiglietti – Il giudice valuterà il merito il prossimo 9 ottobre e in quella sede vedremo il da farsi».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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