Fischi sul Napoli. I 30mila del San Paolo hanno mostrato tutto il loro disappunto allo scoccare del 94′: fischi di rabbia, di delusione. Disapprovazione finale che fa il paio con i cori ascoltato a inizio gara e provenienti dalle curve, con riferimenti a De Laurentiis («Presidente noi vogliamo vincere») ma anche rivendicazioni sulla paternitá «popolare» del club («Il Napoli siamo noi»). Nonostante il cammino brillante nelle coppe, il clima inizia ad essere pesante, come in parte dimostrano i manifesti affissi nelle vie del centro, con i quali si è dato sfogo alle contestazioni. Eppure il pubblico ha raccolto l’invito di Mazzarri, sostenendo la squadra sino al fischio finale. Sconforto per la vittoria mancata si nota nelle parole di Goran Pandev. «È andata male, purtroppo, non siamo riusciti a segnare nonostante i tanti tentativi. Sapevamo che il Cesena si sarebbe difeso in undici, dovevamo assolutamente vincere e purtroppo non ce l’abbiamo fatta». Il macedone interviene anche sulla rete annullata: «Il gol era valido, non so proprio cosa abbia visto l’arbitro». Prova a mantenere equilibrio Morgan De Sanctis, deluso come tutti. «Sapevamo che tipo di partita ci toccava giocare, il Cesena si è chiuso in maniera molto ordinata, l’impegno c’è stato, ci gira male». Anche De Sanctis contesta l’arbitraggio di Banti. «Il fuorigioco non c’era però non me la prendo con il guardalinee, un errore fa parte del gioco. Piuttosto mi ha sorpreso ricevere 5 ammonizioni, il Napoli non ha giocato una partita cattiva». Si passa all’analisi della crisi. «Nessuno di noi è contento, capisco il malumore dei tifosi, non abbiamo sfruttato il ciclo di partite che ci avrebbe consentito di prendere quota in campionato. Abbiamo fatto solo 6 punti nelle 5 gare in cui speravamo di consolidare una classifica che ora è affatto brillante, non mi sento neanche di dire che nelle ultime partite le direzioni arbitrali hanno inciso in modo determinante sui risultati. Ai tifosi dico che abbiamo ancora le coppe e tante gare per riprenderci». Infine sul possibile rinvio di Milan-Napoli. «È folle – afferma De Sanctis da consigliere dell’AIC – scendere in campo in queste condizioni climatiche. A noi piacerebbe giocare ad agosto invece di fare le varie coppette che servono solo per produrre introiti ai club».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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