Dopo l’amichevole odierna dove la sua Fiorentina ha battuto il Trento per 5 a 0, il tecnico Stefano Pioli ha così parlato nel post-partita:
Sui nuovi arrivati: “Sono arrivati ora. Li abbiamo seguiti e valutati, ed hanno del potenziale. Che non siano pronti è inevitabile: arrivano da campionati diversi e devono formarsi come calciatori e come uomini. Hanno qualità sulle quali possiamo lavorare per il futuro”.
Su Vecino e Veretout: “Vecino lo conosco bene, ma non ho niente da dire. Sta facendo bene come i compagni, e mi fermo qui. Sappiamo qual è la posizione: ha una clausola e ripeto che sto allenando i giocatori, e loro lo stanno facendo molto volentieri. Matias fa parte di questo gruppo”.
Su Kalinic: “Non devo convincere nessuno: ha avuto un problema familiare serio, un furto con la moglie in casa. So che arriva stasera e da lui mi aspetto tutto quello che mi aspetto dagli altri. Il mercato è lungo, e c’è molto da definire sia in uscita che in entrata. Ad ora è importante che ci stiamo allenando bene”.
Su Hagi: “Sono ragazzi di talento e qualità. Non li esaltiamo troppo, né aspettiamoci troppo sin da subito. Hagi ha talento che sta cercando di mettere a servizio della squadra. Prenderemo poi le migliori decisioni possibili, sia nell’interesse della squadra che dei singoli. C’è un lavoro positivo alle spalle”.
Su Chiesa e gli esterni invertiti: “Ha portato entusiasmo e mi piace. Se stiamo sereni siamo destinati ad avere risultati positivi. Sono contento di averlo qua, e lui pure. Ancora è appena arrivato, e nella scorsa stagione ha fatto bene ma in Italia si esaltano i giovani al primo anno per criticarli al secondo. Nonostante sia giovane lo vedo maturo e presente, e son sicuro che darà il proprio apporto. Non ho un mancino, quindi non è vero che giochiamo a piede contrario. Dipenderà dalla costruzione e dalla posizione degli avversari. Più scelta ho meglio è. Chiesa può giocare sia a destra che a sinistra. Bene per me e per la squadra, che può essere più imprevedibile. Hagi calcia bene con tutti e due i piedi, ma credo che il suo ruolo sia più quello del trequartista”.
Su Veretout: “Non mi ero dimenticato della domanda prima, non ho risposto apposta. Finché non sarà con noi non ne parlerò. Lo conosco, certamente”.
Sul rischio di perdere Vecino: “Non lo so, e non voglio nemmeno vivere di speranze. Sono attaccato alla realtà e devo per forza fare così se voglio trasmettere entusiasmo alla squadra. Più le sfide sono complicate, più sono motivanti. Con Matias ho un buon rapporto, e mi piacerebbe allenarlo. Lo ritengo un giocatore moderno e dalle caratteristiche importanti per la squadra”.
Su cosa dire ai tifosi: “Sanno benissimo che al di là delle difficoltà o di vedute diverse, tutti sappiamo che quello che conta è ciò che faremo da oggi in avanti. Guardarsi indietro è sbagliato: serve ripartire, e più siamo uniti più siamo forti. I tifosi hanno passione e vogliono vedere una squadra generosa, combattiva, che voglia andare oltre. Daremo tutto, sicuramente. I carichi sono stati rispettati in queste due settimane e sabato avremo qualche difficoltà, ma ben vengano. Aspettiamo questo test con fiducia e positività per affrontarlo nel modo migliore. Il campionato sembra lontano ma non lo è”.
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