L’edizione odierna del Corriere dello Sport propone le consuete pagelle del giorno dopo il match. Ecco i giudizi assegnati dai collegi ai calciatori azzurri:
ALBIOL 7
Tanto Kalinic, perché il «socio» è sparito dai radar: sul gol, nel meccanismo a zona, fa tardi, ma poi è sempre prodigo di iniziative per favorire l’uscita attraverso il palleggio. Meno male che c’è Albiol, che però non ci sarà con il Chievo, per colpa di un giallo.
REINA 6,5
Di piede, di testa, di pugno sugli angoli: fa il regista difensivo, come nelle corde. Ha la traversa come alleata. E poi ci mette la capacità di leggere le situazioni, di anticipare, di rassicurare.
HIGUAIN 6
Scaglia un «mattone», sull’erroraccio di Alonso: i bomber, quelli veri, son fatti così. E comunque, siamo a venticinque reti in campionato: etto più o etto in meno, sta oltre gli umani… Di gran lunga. E se Tatarusanu non facesse la parata della vita…
INSIGNE 6
E’ turbato, meno sciolto del solito, in linea con una squadra che non lo cerca quasi mai. La palla che gli cambierebbe la serata è in chiusura e Tatarusanu gli strappa la gioia.
DAVID LOPEZ (dal 22′ st) 6
E’ nella copertura, che si avverte: consente di tirare il fiato, standosene dove deve.
HYSAJ 5,5
Capisce che è una serata fastidiosa, perché Borja Valero stringe e poi s’allarga, lascia che entri Alonso e che si crei una superiorità dalla quale si ritrova sommerso.
KOULIBALY 5,5
Certe licenze sono gratuite: forse è il lancio dal quale nasce il pari che lo rende euforico, poi è fuori posizione o fuori controllo, e là in mezzo la Fiorentina va a sfondare.
GHOULAM 5
Con Tello è una sfida all’ennesimo scatto, che quasi sistematicamente perde (e non è da lui).
JORGINHO 5,5
La pressione di Mati Fernandez gli tappa l’ispirazione, lo inaridisce, l’infastidisce, lo consuma mentalmente e gli sottrae qualsiasi ipotesi di manovra, che rimane comunque scolastica. E’ apprezzabile negli ultimi venti minuti, quando la gabbia s’è liquefatta.
HAMSIK 5
Insegue se stesso e non lo trova, si perde (pure stavolta) nella terra di nessuno e non indietreggia, non dà una mano non perché non voglia ma perché non riesce…Gli errori si sommano, diventano scarabocchi.
CALLEJON 5
Va in sofferenza immediatamente su Alonso, che ha velocità rilevante persino per lui e gli parte spesso alle spalle. Gli viene il «piedino» nel faccia a faccia con Tatarusanu e comunque esprime il proprio disagio, abbandonando Hysaj al proprio destino.
ALLAN 5
Sbaglia quasi più palloni di quelli che tocca: appoggi comodi, lanci corti o lunghi, quasi non sembra lui e forse non dev’essere Allan, neppure uno che gli si avvicini.
L’arbitro
TAGLIAVENTO 7
Con autorevolezza, restano un filo dietro la partita, governandola con spessore e lasciando la sensazione che sia perfetto: senza macchia, con intelligenza in qualsiasi intervento.
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