Fiorentina-Napoli rievoca alla mente tanti doppi ex e protagonisti delle due squadre, un tempo in campo ed oggi in panchina. L’edizione odierna de Il Mattino ha interrogato quattro ex grandi protagonisti del nostro calcio in merito ai temi salienti di questa sfida, su tutti quello del momento delicato del Napoli. Stiamo parlando di Francesco Baiano, Enrico Chiesa, Eraldo Pecci e Paolo Tramezzani. Ecco le loro dichiarazioni:
Baiano: «Se il Napoli è in crisi come sento o leggo e costruisce 10-12 palle gol a partita, vuol dire che le altre squadre stanno sotto a un treno… È solo un momento in cui non si riesce a concretizzare il lavoro della squadra. Mi permetto solo di dare un consiglio agli attaccanti azzurri: siano meno egoisti e pensino di più alla squadra. Prima giocavano l’uno per l’altro, ultimamente pensano di risolvere i problemi da soli».
Chiesa: «Se guardassimo solo ai risultati, il Napoli affronta stasera un’ottima squadra dopo aver perso due partite e altrettanti pareggi. Sembrerebbe un momento di flessione, in realtà la situazione è del tutto strana. Gli azzurri sono usciti dall’Europa League a causa di un cross sbagliato in una partita in cui meritavano di vincere. Se non perde le sue certezze con la Fiorentina dimostrerà di stare bene dal punto di vista del gioco, non dovendo contravvenire ai principi impostati da Sarri. Ecco perché dico che se le due squadre dimenticano l’eliminazione di giovedì si sfideranno con entusiasmo».
Pecci: «Non ottima, ma sono i normali passaggi per diventare grande. Solo chi ha la febbre cresce, non si migliora quando tutto va sempre bene. Il Napoli è meno brillante di qualche tempo fa, pur non giocando peggio ha perso o pareggiato di recente, ma questo è il calcio. Se è davvero forte e pronto per certi livelli è arrivato il momento di dimostrarlo, a cominciare appunto da questa partita».
Tramezzani: «Ci arriva assolutamente bene, perché nessuno avrebbe pensato a un Napoli ad un punto dalla vetta in questa fase del campionato. È secondo con merito e può ancora ambire allo scudetto. Deve solo pensare che la gara di Firenze è importante e lo saranno anche le altre undici, dimostri di aver acquisito la mentalità da grande»
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