Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, è intervenuto al TGR Toscana. “In Italia si sta soffrendo molto, in America il virus non è arrivato velocemente come in Italia, anche nella nostra Fiorentina ci sono giocatori e persone dello staff tecnico che lo hanno contratto. Bisogna fare la cosa giusta, in caso di emergenza come a Firenze devono essere gli altri ad aiutare la città: con più macchinari, mascherine, termometri. Credo che abbiamo cominciato bene, abbiamo portato 420 mila euro con un obiettivo di 500”.
C’è una donazione di Franck Ribery, campione in campo e fuori.
“Assolutamente. Lui è venuto qui a giocare da un’altra nazione, peccato si sia fatto male, ma sta dimostrando la persona che è sia per la nostra Fiorentina che per la città di Firenze”.
Pensa che la A torni a giocare?
“Speriamo, sarebbe un disagio per tutti. Francamente non so a che punto siamo, ora pensiamo di potere cominciare alla fine di aprile, una cosa così. Speriamo perché altrimenti sarebbe una brutta cosa per il calcio e per l’economia italiana, è importantissimo. Io ho mio figlio lì, Barone lì, volevo venire ma non mi hanno lasciato andare”.
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