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Finiti i miracoli del taumaturgo Mazzarri. La palla passa alla società

Il raggiungimento degli obiettivi non dipende solo da Mazzarri, ma da tutte le aree che compongono la società

Niente San Paolo! Meglio il divano di casa mia. Il clima che si respira al San Paolo, tra tribuna stampa e spogliatoi è irrespirabile. Meglio, molto meglio fuori casa: San Siro ieri e Siena domani.

Le polemiche, le critiche, le risposte alle critiche, favorevoli e contrari, “simpatici ed ironici messaggini”, le bugie su regolamenti che non esistono; tutto questo, insieme ai tantissimi errori commessi in sede di calcio mercato (da Fideleff a Donadel, da Dumitru a Santana, e forse, o senza forse, compreso Pandev, sopravvalutato dal taumaturgo e dal suo staff tecnico e sanitario), l’utilizzo di soli 14 elementi per tre competizioni (suggerisco a questo allenatore che stimo tanto di dare un’occhiata in casa sua: Allegra, Roberto Insigne, Fornito e Nicolao), a ciò, poi aggiungiamoci i meriti, il valore di questo mister che riesce a tenersi in zona Champions con una difesa di tre stopper (che facilità per Cherubin metterla sul piedino di Gabbiadini sul primo gol); tre stopper che si fanno sfuggire Gilardino che realizza un gol regolare, per nostra fortuna, annullato dal guardalinee De Luca), un solo incontrista in rosa, un solo terzino dal passo rapido (utilizzato nel finale, difensore centrale (con Fernandez in panchina) e mi auguro che non diano la colpa a lui dei gol di Kone e Portanova), due esterni  di destra, Maggio e Zuniga con alternative Dossena e Mesto; un solo attaccante, Cavani e tutte mezze punte. Con questi problemi, Walter Mazzarri, all’85’ di Napoli – Bologna, era da solo al secondo posto in classifica. Siccome i numeri non sono opinioni, va riconosciuto a questo nostro allenatore tutto il suo valore, Purtroppo, però, lui lo sa bene, e lo dimostra ad ogni uscita dal sottopassaggio, i miracoli li fanno solo i Santi. Ed a Mazzarri, nonostante la fede nel nostro San Gennaro, il miracolo con Pandev, Donadel, Fideleff e compagnia bella, non è riuscito. Non c’è sangue nelle loro ampolle, non si scioglie; va anche riconosciuto a lui di aver trovato qualche grande campione in questo Napoli, sia in campo che fuori, pochi ma fortissimi.

Incontrai per caso (grazie alla gentilezza di uno steward) sulla salita che porta fuori al San Paolo, all’uscita degli spogliatoi, il team manager e il Direttore Sportivo, Santoro e Bigon, dopo lo scellerato pareggio con il Milan; confidai loro tutte le mie preoccupazioni, dissi loro che non mi piaceva il clima di tensione che avevano creato tra Mazzarri e una parte dell’informazione (chi semina vento raccoglie tempesta, mi hanno insegnato), non mi piaceva l’inconsueto e strano (forse ironico e simpatico, chissà) modo di utilizzare, da parte del Napoli, l’importante sistema della Comunicazione e dell’Informazione e dissi loro: “vincerete a Stoccolma e a Cagliari ma ho i miei dubbi per le partite in casa”, conscio già di dubbi di natura sia tecnica che tattica oltre che delle condizioni fisiche di alcuni di loro (e il dubbio, non me ne vogliano Mazzarri e co., è il pilastro della filosofia greca (da Socrate a Platone); poi cosa va a succedere: la rotonda vittoria in casa con il Pescara alle 12,30 e il bellissimo secondo tempo di San Siro hanno fatto illudere Mazzarri e i suoi; eppure il direttore di www.iamnaples.it aveva chiesto proprio all’allenatore del Napoli se il secondo tempo di San Siro fosse una prova di forza o di debolezza.

E, credetemi, come inquieta assistere ad un Mazzarri innervosirsi sia alle domande fatte per capire e per sapere, per conoscere che a quelle “tendenziose”.

Ho esultato, come non mai, al secondo gol, l’incornata di Cavani sul “cioccolatino” offertagli da uno strepitoso Lorenzo Insigne. “Vittoria” ho gridato! “Vittoria” (non il poliziotto del caso Gianello, no, no!) No, il Napoli vince. Ero contento che la mia profezia andasse sfatata. Finalmente. “Sono contento, meglio così” mi dicevo. Invece, esce Insigne entra Dzemaili; Pandev ci mette impegno ma questo è; Pioli si affida a un albanese naturalizzato greco, Kone; poi gli Dei del calcio decidono di premiare il rientrante da una squalifica per omessa denuncia Portanova, vittima di questa scellerata Giustizia Sportiva (l’omessa denuncia e la responsabilità oggettiva vanno riformate!!!!!) ed il Napoli perde partita e secondo posto.

L’omino bianco, l’uomo della pallamano e l’ignavo arrivato da Cielo…………..

Quante ne combinano! Mugnano del Cardinale, foto sì e foto no, settore giovanile e Primavera, i settimanali ed il regolamento.

Che peccato perdere così! Nonostante Valeri annulli un gol regolare a Gilardino; nonostante Pioli tolga il migliore in campo Guarente mentre vinceva per 1 a 0 per mettere Morleo (se avesse perso come stava accadendo all’85’ lo avrebbero esonerato: Colomba, da poco accasatosi al Padova, pressa per prenderne il posto n.d.r.).

E adesso Siena: domenica sera la società dei Mezzaroma ha esonerato Serse Cosmi, assumendo Iachini. Debutta contro il Napoli. L’anno scorso questi è riuscito a portare la Samp in A nonostante i ritardi causati da Atzori e stavolta crede di far restare il Siena in A. E, inizia proprio contro il Napoli.

Chiudo, raccomandando al Napoli di instaurare un clima di serenità, di sinergia, di collaborazione con tutti e tra tutti, se vuole evitare che il magnifico lavoro fatto finora non svanisca. Troppe avversarie le sono dietro, occorre forza, molta forza. Se questa è l’Inter, un Napoli ritrovato può farcela.

Non dipende solo da Mazzarri ma da tutti: da tutte le Aree che compongono il Napoli. Tutte! Una sola che dovesse venire meno sarebbe responsabile del non raggiungimento del secondo posto.

Si può fare! Dipende dal Napoli S.p.A. Il Natale, in arrivo, comunque vada a Siena e comunque vada l’Ingiustizia che sta per colpire Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, può suggerire a Walter Mazzarri e a tutto il Napoli l’unità di intenti, lo “scambio di amorosi sensi”, il condividere il raggiungimento di un obiettivo che fa bene non solo a Napoli ma alla Città, Capitale del Mezzogiorno d’Italia.

Alla prossima……………. Mercoledì al San Paolo dove si assisterà a Napoli B – Bologna B, poi Siena, Stadio Artemio Franchi. Il Napoli “ritrovato”, libero dal clima tossico, non avrà difficoltà a vincere.

Ferdinando Troise

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