Sprizza gioia mister Braglia che pare essersi tolto il classico sassolino dalla scarpa e ora guarda alla trasferta contro la Reggina con la mente ancora fissata alla vittoria sul Pescara:
“Abbiamo fatto bene”
esordisce il tecnico toscano
“Rispetto ad altre volte siamo riusciti a mantenere la giusta intensità per tutti i 90′ e guardiamo la classifica con maggiore serenità. In fondo noi di punti ne abbiamo conquistati 4… ci sono squadre che magari hanno un punticino di differenza e sono state osannate. Vorrei che in giro ci fosse maggiore equilibrio”.
E mentre la squadra si prepara per sabato, la novità della giornata arriva direttamente dalla sede del club di via Cosenza. Si è rivisto infatti a Castellammare, Savio Nsereko. Il giocatore ugandese, con passaporto tedesco, era accompagnato dalla madre e dal procuratore Patrick Bastianelli. Si è intrattenuto a lungo con i dirigenti gialloblù e ha presentato un certificato medico, chiedendo poi di essere reintegrato. E la società, forse un po’ a sorpresa, avrebbe deciso di… aspettare sviluppi, in attesa che risolva alcuni problemi personali per poi eventualmente reinserirlo in squadra. Insomma un atto di fiducia; un maniera per non infierire in un momento difficile dell’atleta e su di una vicenda per molti versi ancora oscura.
Nsereko «scomparve» all’improvviso ai primi di settembre, avvertendo con un sms che «non sarebbe stato presente all’allenamento». La fuga dell’attaccante fu denunciata dopo alcuni giorni mentre la società annunciava che avrebbe «assunto le iniziative legali a propria tutela». È all’estero, in Germania dai parenti, in Inghilterra. Per giorni il mistero rimase. Poi la polizia stabiese comunicò che non c’era nessun «giallo» e che il giocatore si era volontariamente allontanato e che si trovava all’estero; senza ulteriori dettagli per questioni di privacy. In fondo poteva non essere una sorpresa: Nzereko un anno prima era scomparso per un giorno: fu ritrovato a casa della sorella. Giocava nel Monaco che, a differenza della Juve Stabia, decise di rescindere subito il contratto. Questa volta il giocatore è stato in Inghilterra e, dopo l’incontro di ieri con i dirigenti stabiesi, è ripartito per la Germania dove risiede la madre per risolvere gli ultimi problemi, non solo fisici, che lo riguardano.
Insomma di calcio giocato si è parlato poco ieri alle falde del Faito. A tenere banco infatti anche l’ipotesi di una nuova penalizzazione (il 6 ottobre si dibatte sulla presunta combine del derby Juve Stabia-Sorrento dell’aprile 2009); ma sull’argomento Braglia preferisce non pensare:
«Non sono cose che riguardano me o la squadra attuale sono forse episodi legati a un periodo in cui non c’eravamo. Se fossi certo che uno è un “bischero” lo direi, ma non posso. Sono convinto della bontà della tesi della società che ci ha detto di stare tranquilli ed è quello che abbiamo intenzione di fare. Dovessero toglierci dei punti? Mi romperebbe proprio le scatole. Sia perché, finalmente, abbiamo iniziato a muovere la classifica, sia perché pagheremmo per una vicenda non nostra».
L’immediato futuro in campo ha invece due importanti appuntamenti ravvicinati: sabato la Reggina e mercoledì la Nocerina. Due gare che possono rappresentare la svolta per la prima stagione della Juve Stabia in B dopo sessant’anni.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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