Finalmente la Juve Stabia riesce a centrare la prima vittoria stagionale. Un successo che, in Serie B, mancava addirittura dagli anno ’60. Vittima quest’oggi il Pescara del caro vecchio Zeman. Uno che, anche nella sconfitta, non si smentisce mai. Così come il suo Pescara, anche quest’oggi capace di segnare due reti, ma di subirne ben tre. Merito, come detto di una Juve Stabia semplicemente rinata, che ha creduto nel colpaccio più del Pescara, anche quando il rigore di Ciro Immobile sembrava aver inchiodato la partita sul 2-2 (rigore procurato dal napoletano Insigne). Ma andiamo con ordine.
Il primo sussulto era stato di marca abruzzese, o meglio napoletano-abruzzese, visto che a far tremare gli stabiesi ci ha pensato Insigne, con un bolide dai 25 metri, in apertura di match, che ha seriamente impegnato Colombi. Ed è sempre il baby napoletano a fare il bello e cattivo tempo in avanti. I difensori stabiesi lo fermano come possono, anche ricorrendo al gioco scorretto. Ed è proprio da una delle innumerevoli punizioni procurate da Insigne che scaturisce il vantaggio del Pescara. Segna Togni (quest’oggi al posto di Verratti), con una conclusione a giro. I campani però non ci stanno e, dopo una decina di minuti in cui è la noia a farla da padrona, pervengono al pareggio con Danilevicius, concretizzando immediatamente la mole di gioco espressa nel finire della prima frazione. Le cose nella ripresa non cambiano di molto. Il Pescara commette errori banali, paventando una certa superficialità, mentre la Juve Stabia, con il classico pragmatismo delle matricole, riesce ad imbrigliare il gioco di Zeman. Il risultato è il secondo gol per i gialloblù. Stavolta segna Scozzarella con un bel tiro dal limite dell’area. Nulla può fare Anania. Finita? Per niente. Infatti dall’altro lato c’è sempre Insigne che fa ammattire i centrali campani. Il numero 11 pescarese si fa trovare pronto al centro dell’aria. Il suo tentativo di sgusciare tra le maglie gialloblù trova però l’opposizione irregolare di Baldanzeddu. Il centrale stabiese lo stende in modo falloso: rigore! Si incarica della battuta Ciro Immobile, il quale non fallisce. 2-2, tutto da rifare.
Paradossalmente il gol del pari rivitalizza la Juve Stabia, che si getta in avanti a pieno organico, tanto che, al 44’, è un altro penalty a decidere l’incontro. Stavolta se lo conquista la Juve Stabia, per una vistosa trattenuta di Bocchetti (in verità il fallo comincia abbondantemente fuori area). Dal dischetto Erpen la mette dentro, 3-2. Il resto è solo accademia, controllo del risultato, solo festa per i supporters gialloblù. Per una vittoria che rilancia le ambizioni di salvezza dei campani, mentre dimostra come il Pescara formato trasferta sia in realtà la brutta copia di quello visto in casa.
Servizio di Giancarlo Di Stadio
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