L’Olimpico di Roma ospiterà l’ultimo atto per questa stagione, c’è ancora una Coppa Italia in palio per un classico: Juventus-Napoli. Una sfida sentitissima, con i bianconeri laureatisi campioni nazionali da appena 10 giorni, che non solo rivendicano la cifra di 30 scudetti ma dichiarano quasi in coro e a voce alta di non essere ancora sazi di vittorie e di trofei.
Nella settimana che ci accompagna alla finale a tener banco è sempre l’ultima apparizione con la maglia juventina di Alessandro Del Piero, una delle ultime bandiere di un calcio sempre più all’insegna di giocatori che cambiano squadre e nazioni. “Il Pinturicchio”, soprannome ottenuto già alle sue prime apparizioni sui campi di gioco, lascerà Torino per andare a giocare in Canada o negli Stati Uniti. Alla veneranda età di 38 anni non si sente ancora pago di successi e di soddisfazioni, mentre raccoglie, al 56’ di Juventus-Atalanta, l’applauso dei 40mila dello Juventus Stadium, tutti in piedi a gridare: “C’è solo un capitano”. Ben 16 minuti di acclamazioni per lui che ora si regala anche gioie editoriali, avendo presentato questa settimana al Salone del Libro di Torino il suo “Giochiamo ancora”, scritto a quattro mani con il giornalista Maurizio Crosetti di Repubblica. Un bagno di folla anche lì, un’occasione per condividere ancora una volta le sue sensazioni con il pubblico di fede juventina, 800 persone accorse lì per vederlo. Si è confessato ancora “affamato di vittorie”, frase ripetuta da compagni e dirigenti nell’arco di questi 7 giorni d’attesa. “Stiamo lavorando in vista della finale perché ci teniamo tantissimo, vogliamo chiudere in bellezza.” Andrea Pirlo, uno degli artefici del titolo italiano è sulla stessa lunghezza d’onda quando dichiara: “ Domenica avremo la giusta voglia ed attenzione per vincere”, pur riconoscendo che “… sarà una partita difficile poiché affronteremo una grande squadra.” Lo stesso regista, interrogato su chi dopo Del Piero potrà raccoglierne l’eredità non sa darsi una risposta: “In questo momento è impensabile”. La proposta di ritirare la maglia n. 10 proprio come fatto dagli azzurri in onore di Maradona, non trova d’accordo lo storico capitano: “Non voglio che sia ritirata, da bambino sognavo di poterla indossare e vorrei che anche altri potessero fare lo stesso sogno”.
Fugati i timori circa il suo schieramento domenica sera, per via della botta al ginocchio rimediata nel match contro l’Atalanta, sarà in campo contro gli azzurri dal primo minuto. Costretto allo stop, invece Chiellini, per una distrazione all’adduttore, uscito addirittura in lacrime pochi minuti prima del fischio finale contro i bergamaschi. Si temeva, in un primo momento, anche per la sua partecipazione ai prossimi Europei, allarme, invece, rientrato: dovrà stare fermo solo 20 giorni. Fuori anche De Ceglie, recentemente operato per rimuovere le viti di sintesi alla rotula sinistra, sarà Caceres il candidato più probabile per sostituire il roccioso difensore toscano, così come emerso dalle prove del solito 3-5-2 effettuate a Vinovo da Antonio Conte: riscaldamento, esercizi atletici e torello prima della partitella, il tutto a porte rigorosamente chiuse.
Nel mentre si pensa anche al futuro con alcuni rinnovi contrattuali freschi di firma. L’ultima in ordine di tempo è stata quella di Barzagli, dopo Matri, Bonucci, De Ceglie e l’ex Quagliarella. Fresco di inaugurazione, inoltre, proprio nella giornata di ieri 17 maggio, il museo dedicato alla squadra torinese, arricchito da cimeli donati anche da tifosi. Lo ha presentato un Andrea Agnelli particolarmente orgoglioso, insieme a chi erediterà la fascia di capitano lasciata da Del Piero: Gigi Buffon. Un legame speciale con il collega, rivale domenica sera, Morgan De Sanctis; un’amicizia nata quando anche quest’ultimo, giovanissimo, vestì la maglia bianconera, dal 1997 al 1999. Il n.1 della Nazionale spende per il Pirata parole di stima autentica: “Ha qualità importanti, è il migliore, ed è una persona dai valori etici importanti.”. L’amicizia tra i due portieri rappresenta una piacevole eccezione nell’accesa rivalità storica che divide le due tifoserie.
Maria Villani
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