Ancora non è stata confermata Roma come sede della finale di coppa Italia ma l’orientamento della Lega è quello. Il presidente, Maurizio Beretta, ha spiegato che il consiglio di Lega ieri non si è occupato della questione. Ne hanno parlato invece tra loro il presidente del Napoli De Laurentiis, e quello della Juventus, Andrea Agnelli, con un funzionario di Lottomatica, l’azienda che si occuperà della distribuzione dei biglietti. Beretta ha però fatto capire che si troverà una soluzione ragionevole al problema. E ha lasciato intuire che ragionevole per lui significa rispettare il programma stabilito e giocare a Roma. «Anche se – ha ammesso – ci sono dei problemi da risolvere, ma c’è tempo e contiamo di farcela».
Polemica a distanza tra Petrucci e De Laurentiis. «Non si capisce perchè bisogna discutere su tutto, anche su dove debba disputarsi la finale di Coppa Italia. Mi auguro che ci sia un passo indietro da parte di chi ha cervello, tutte le leghe rispettano le regole, mentre alcuni presidenti della Lega di serie A non lo fanno», ha detto il presidente del Coni, Gianni Petrucci, commentando l’ipotesi di spostamento da Roma a Milano, o in altra sede, dell’ultimo atto della Coppa Italia.
«Chi ha cervello faccia in modo che il calcio si modernizzi, chi lo ha guidato finora non mi sembra che abbia avuto così tanto cervello, ha replicato il presidente del Napoli De Laurentiis- stiamo facendo una serie di valutazioni, la partita è il 20 maggio, ci sono quasi due mesi». «Se esistono tutte le condizioni perchè sia una bellissima festa gradirei giocare la finale di Coppa Italia a Roma ma, se avremo dei dubbi, vireremo da un’altra parte. Mancano quasi due mesi, abbiamo tutto il tempo per pensarci insieme alle istituzioni, nel rispetto reciproco. Non bisogna fare scelte all’insegna della fretta ma con verifiche a 360 gradi», dice il presidente azzurro. De Laurentiis avrebbe anche l’intenzione di incontrare il questore di Roma, Tagliente, in merito all’ordine pubblico e più in generale all’organizzazione dell’evento all’Olimpico, compresi i punti vendita e le bouvette all’interno dello stadio. E l’intenzione del presidente azzurro sarebbe di mettere in vendita i biglietti a maggio. De Laurentiis a Milano ha parlato anche della sfida di domenica in campionato contro la Juve: «Forse è meglio rimanere fra coloro che sono sospesi fino agli ultimi trenta minuti, così vedremo un finale da gladiators». Poi è tornato sulla delusione contro il Catania. «Le defaillance e il calo difensivo contro il Catania mi hanno molto rammaricato, non mi aspettavo che venissero i crampi a Fernandez. Ci sono altre nove partite, può accadere di tutto. I nostri sono stanchi, in questa settimana la squadra può finalmente ricompattarsi e tirare il fiato».
Ancora sulla prossima gara contro la Juve. «Un pesce d’aprile alla Juve? Quando ho visto che si giocava il primo aprile ci ho pensato, anche perché sono molto dispettosi, ma potrebbero anche farlo loro a noi. Mi sembra, dopo aver visto la partita contro l’Inter che la Juve sia una grande squadra, che non demorde mai e che è capace di ribaltare i risultati anche negli ultimi venti minuti, questo significa che dentro c’è la coscienza di voler essere grandi, è un merito di tutti coloro che vivono quest’avventura».
Aspetta il ritorno di Maradona a Napoli? «Ho sempre desiderato che tornasse a Napoli. Volevo fare una grandissima partita fra i veterani e la nuova squadra, ma finchè non avrà risolto i suoi problemi con il fisco sarà difficile vederlo qui. Ha promesso che presto sarà in Italia per dirimere una volta per tutte questa vertenza e lo aspetto a braccia aperte».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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