Al fischio di Rocchi, con il Napoli in finale, dalle parti di via Rosellini hanno tirato un sospiro di sollievo. Perché la strada per la partita dell’Olimpico del 3 (o 7) maggio, ultimo atto della Coppa Italia, così è meno impervia. Resta, comunque, un gran caos, con date che potrebbero cambiare nel volgere di pochi giorni, il che dimostra la poca lungimiranza della Lega (e quindi degli stessi club) nello stilare il calendario. Vero, è l’anno dei Mondiali, storicamente il più complesso per sistemare le date. Ma in Spagna, in Inghilterra e in Germania (solo in Francia hanno i nostri stessi appuntamenti) hanno risolto brillantemente in fase di allestimento. In Spagna la finale di Coppa del Re la giocano addirittura il 19 aprile, in Inghilterra e Germania il 17 maggio, a campionati chiusi da una settimana. Ma a quelle latitudini ci pensano prima, fanno partire i loro tornei a inizio, massimo metà agosto, giocano il 26 dicembre….
INCASTRI – Il Napoli in finale posticipa il problema, che potrebbe (gli scongiuri sono ammessi) dissolversi strada facendo, posto che a Roma è già arrivata anche la Fiorentina. Perché il primo bivio cruciale sarà – come ha ribadito ieri il dg della Lega, Brunelli – l’Europa League, dove sono impegnati partenopei e viola (oltre a Lazio e Juventus). Dunque: se Napoli e Fiorentina (o una delle due) arrivano in semifinale in Europa, la finale di Coppa Italia si giocherà sicuramente il 7, visto che il ritorno del penultimo atto di Euroleague è fissato per il primo maggio. Per le due ci sarebbe anche il problema del campionato, visto che il 4 si gioca.
COMPLICATO – Più complicata la vicenda sarebbe stata in caso di qualificazione alla finale per la Roma. Perché comunque ci sarebbe stato il problema-semifinale di Europa League per la Fiorentina. E perché la squadra di Garcia si sarebbe ritrovata a giocare tre partite a oggi determinanti in una settimana: il 3 la finale di Coppa Italia, il martedì o il mercoledì successivo il recupero del campionato e il sabato o la domenica la sfida-clou contro la Juventus. Fra l’altro, in caso di finale il 3 maggio, la Lazio posticiperebbe la partita contro il Verona, sicuramente alla domenica sera (l’Olimpico avrebbe due eventi in 24 ore) o più verosimilmente al lunedì. Se poi la Fiorentina arrivasse in semifinale di Europa League, in Lega avrebbero fatto bingo. Perché la finale si potrebbe giocare solo il 7. E la Roma avrebbe avuto dopo tre giorni la sfida alla Juve. Insomma, un bel tetris. Tutto italiano.
Fonte: Corriere dello Sport
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