Il Napoli deve stare bene fisicamente per portare a casa i risultati. Quando c’è un calo globale non gli si può chiedere la luna. È troppo legato ad un fattore atletico. Alla fine la condizione è arrivata e i successi sono stati incassati. Molto probabilmente il richiamo è stato programmato così. Forse non si aspettavano un mese e mezzo di stop senza vincere neanche una partita. Il Mazzarri di quest’anno è molto positivo. I dubbi che si avevano nel passato sulla sua unica posizione per quanto riguarda lo stesso modulo non ci sono più. Ha fatto delle correzioni, si è saputo adeguare e ha saputo anche rinnovare la squadra. Non si può dire che gioca a tre, passa a quattro senza problemi. C’è Behrami davanti alla difesa che dà maggiore copertura. C’è stata una evoluzione generale e Mazzarri è stato bravissimo. Anche nei cambi, ha avuto grande lucidità. È pronto per vincere qualcosa di importante. E per questo motivo va riconfermato a tutti i costi perché potrebbe finalmente far fare il salto di qualità. È una garanzia per tutti noi che stia aspettando prima di accettare il rinnovo. Lo sta facendo per una questione di programmi. Lui è a un bivio, ha capito che per portare al termine il ciclo Napoli deve vincere lo scudetto. Ma per farlo ci vogliono i rinforzi giusti. Per me il ciclo non è chiuso, ma se vanno via sia lui che Cavani allora si dovrà ripartire. Il gap con la Juve è ancora ampio. Undici punti fanno capire che c’è stata una grossa differenza. Dunque, lui sta aspettando per conoscere le intenzioni del presidente. Il Napoli ha bisogno di due tre innesti di qualità per evitare di fallire gli obiettivi importanti. Il tecnico può dare il suo fino ad un certo punto, poi sono i calciatori a fare il resto. A Milano Mazzarri voleva vincere, i giocatori si sono accontentati del pareggio. Per fare il salto di qualità allora ci vuole qualcosa in più dal punto di vista della personalità. Rinforzi che sanno come si vince. A centrocampo abbiamo un grande vuoto. Venendo meno Inler dal punto di vista del carattere si si soffre tanto. Per vincere lo scudetto ci vuole ben altro. In tutta Europa cercano gli attaccanti che fanno gol. Le big vogliono il bomber da venti venticinque reti. Ebbene, noi che ce l’abbiamo lo facciamo scappare. Per fortuna Hamsik non si tocca, ma si deve ripartire dalle calciatori importanti. Il Matador è una base per poter arrivare al massimo obiettivo. Non è semplice sul mercato prendere uno che in tre anni fa cento gol. Certo, si incasseranno sessanta milioni ma poi è difficile prendere uno che segna come lui. Bisogna impostare un discorso diverso. Rivedergli il contratto, aumentare la clausola e promettergli una squadra ancora più forte. Con Cavani si ripartirebbe alla grande. Quando hai uno che ti butta la palla dentro dà sicurezza e tranquillità a tutti. Il lavoro diventa più semplice. I calciatori si sono resi conto che cosa vuol dire vincere con il Napoli. Se non lo sanno bisogna farglielo capire. Aggiudicarsi uno scudetto qui vale dieci volte che altrove. Mi fa rabbia il fatto che nel calcio non ci sia più sentimento. Il campionato di Insigne è altamente positivo. È vero che non ha giocato troppo dall’inizio. Oggi, però, non esistono più i titolari e le riserve. Ci vogliono calciatori che danno il loro contributo. Nell’anno dello scudetto c’era Ciro Muro. Entrava nell’ultima mezzora e dava il massimo. Fece la scelta di giocare di più e si perse per strada. A Napoli invece era qualcuno…
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
