Fa bene all’entusiasmo della piazza un Napoli al secondo posto in classifica. Sembra che sia l’anno buono e quindi bisogna crederci fino alla fine. Anche perché c’è il Milan che è partito in ritardo, l’Inter è discontinuo e la Juve è distratta dalla Champions. Ho letto e sentito che gli azzurri stanno giocando male rispetto a qualche tempo fa. La verità è che si è molto più concentrati sulla fase difensiva e quindi non si vede il bel gioco. Però se vuoi vincere il campionato devi subire meno gol degli altri. Non a caso oggi il Napoli ha il secondo migliore reparto del torneo. È chiaro che quando riesci a fare un gol ci sono buone percentuali che la partita la vinci. Tranne che con Torino e Milan. Contro i granata è stato un episodio a condannare gli azzurri, nella seconda partita va messo in conto anche la prova egregia degli avversari che poi hanno battuto la capolista a San Siro la settimana dopo. Qualcosa era successo sul piano mentale dopo la sconfitta allo Juventus Stadium dell’8 ottobre. È stato bravo il Napoli a scrollarsi di dosso questa delusione. La verifica era proprio Cagliari, poteva risultare una partita piena di incognite sul piano emotivo. Ma non è stato così. Ci sono alcune gare che vanno vinte. Una partita si può non sentire l’assenza di Cavani ma se sono due già è un problema. A Cagliari era chiaro l’obiettivo di Mazzarri. C’è stato grande equilibrio con un centrocampo imbottito di elementi. Insigne anche in Sardegna ha fatto un buon primo tempo. Ci ha messo grosso impegno,Come primo impatto è ottimo nel calcio che conta. Ha fatto già tre gol, sicuramente arriverà in doppia cifra. L’Hamsik di quest’anno ha svoltato sul piano della personalità. È maturo al punto giusto, sta prendendo per mano questa squadra. È molto deciso anche nelle dichiarazioni, non ha paura di parlare di scudetto. Ha sempre avuto le caratteristiche per diventare uomo squadra. Cavani è il gioiello, Hamsik è il catalizzatore, è una guida. La vittoria in Coppa Italia è servita. Sul piano tecnico ne ha beneficiato perché si gioca molto in verticale e con pochi tocchi. Quando c’era Lavezzi si appoggiava tanto su di lui perché era il più rappresentativo. Marekiaro ha bisogno di giocare in velocità. Siccome è l’anno buono per tante cose. Per la crescita e la personalità della squadra. Poi ci sono avversarie che non vanno alla grande. Ci vuole qualche alternativa in più in rosa per aiutare a centrare l’obiettivo che è più unico che raro. Nell’epoca De Laurentiis si è fatto sempre poco nel mercato invernale. Adesso si dovrebbe cambiare un po’ politica. Sull’attaccante ci siamo, manca anche un vice Inler poiché Dzemaili è più un vice Hamsik. Ci vorrebbe un altro Behrami vista la non adeguatezza di Donadel. Le insidie della sfida di domenica con il Pescara riguardano il fatto che sulla carta non c’è partita. Con il nuovo allenatore è stato cambiato modulo, è più difensivista. L’importante è che il Napoli non si faccia innervosire, si deve sbloccare la partita stando calmi. L’occasione è ghiotta e quindi si vorrebbe chiudere subito l’incontro. Ma credo che Mazzarri chiederà ai suoi di non insistere più di tanto all’inizio e soprattutto di sfruttare subito le palle gol che saranno create.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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