Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha parlato a Radio Anch’io Sport sulle frequenze di Radio Rai, partendo dalla riapertura degli stadi: “C’è un’esigenza generale del nostro Paese, quella di tornare alla normalità. Vogliamo tutti riprendere la cadenza della nostra vita in tutti i settori. È necessario tornare a coltivare le nostre passioni. Non c’è nulla ancora di graduale, 1000 spettatori sono pochi, ma è comunque importante ripartire, anche in B e C. Il calcio ha dimostrato grande responsabilità e con i comportamenti ha anche dimostrato di meritare fiducia. Vogliamo riaprire gli stadi a sempre più gente”.
Per la riapertura degli stadio bisogna procedere per numero o per percentuale in base agli stadi?
“Durante alcune amichevoli estive si sono fatti passi avanti. La gradualità deve essere proporzionale, altrimenti ci sarebbero tanti problemi, anche nelle Serie minori. Il rispetto del distanziamento sociale è fondamentale”.
La riunione del gruppo arbitrale tra A e B porterà a una crescita?
“Sono stato felice di assistere a questo splendido raduno, il clima era positivo fin da subito. Gli arbitri ieri erano particolarmente concentrati e il processo di osmosi tra A e B permetterà ai giovani di crescere più velocemente”.
Si apriranno gli stadi anche in Serie B?
“Il Ministro Spadafora ha assicurato parità di trattamento. Sono fiducioso e non vedo motivi di trattare i due campionati in maniera diversa”.
Il protocollo sui tamponi?
“Il CTS penso che ci darà ragione, in settimana spero che la situazione possa sbloccarsi e si possa allentare la presa”.
Ipotesi playoff: questa è una strada che si potrà seguire?
“Il calcio sta vivendo un momento di difficoltà e penso che si possa pensare a un cambiamento anche per il futuro”.
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