«Stiamo lavorando perché i tifosi possano tornare a vivere l’evento calcistico». Lo ha detto il presidente della FIGC, Gabriele Gravina in una intervista a L’Avvenire parlando della riapertura al pubblico negli stadi.
«Lavoriamo su percentuali, pensiamo oggi ad un 25%. Il problema è la gestione dei flussi. Saremo pronti a governare questo processo nel momento in cui lo stesso Cts ci darà la possibilità di fa accedere i tifosi negli stadi», ha aggiunto il presidente della Federcalcio.
Vi è una certa preoccupazione per il calcio di base, il settore del sistema calcistico più a rischio di tutti: «Oratori fondamentali? Sfondate una porta aperta con me, che ho studiato dai dehoniani, La funzione degli oratori in Italia è importante. Per l’impatto sociale determinante nella formazione e nell’educazione».
Il presidente federale ha parlato dei rimedi e soluzioni per tener in vita il settore e rilanciarlo: «Pensiamo ad un progetto di collaborazione rinviato da troppo tempo. Non possiamo frenare lo sviluppo del gioco del calcio. Il calcio non appartiene alla Federazione o al Csi, è della gente. Abbiamo il compito di far giocare al calcio. Bisogna trovare il modo di far giocare più persone insieme, senza nessun arroccamento sulle singole posizioni».
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